
Non si placa la polemica sui bocciati. Gelmini: ”Meglio dei metal detector”
Più che una difesa sembrano un contrattacco le dichiarazioni del ministro Gelmini, rilasciate alla Stampa di Torino a proposito dei 10 mila (stima) bocciati nella secondaria di I e di II grado.
Sono cambiati i tempi ed è necessario prevenire comportamenti sbagliati.
Al ministero, dichiara il ministro, arrivano mediamente sessanta segnalazioni al giorno, soprattutto da parte di professori, su episodi di “bullismo, cyberbullismo, baby gang e baby gang di ragazze. Io non voglio finire come in Francia dove hanno sottovalutato il problema e adesso hanno dovuto mettere i metal detector“.
Meglio prevenire con i cinque in condotta, dichiara il ministro.
Sull’aumento di bocciature la Gelmini puntualizza la sua posizione che, dalle prime sue dichiarazioni, è sembrata entusiasta. “Non è mai bello quando un ragazzo viene bocciato. Non me ne compiaccio – ha precisato – Gli studenti devono sapere che la scuola del buonismo e del lassismo fa male soprattutto a loro“.
Sulla questione dell’aumento dei bocciati (stimate dall’Unione degli studenti intorno al 9% tra non ammessi bocciati alla maturità), la stessa Unione dichiara che “Le maggiori bocciature dimostrano che si sono irrigiditi i parametri di valutazione ma, al tempo stesso, non sono aumentate le possibilità per gli studenti di recuperare: i corsi di recupero sono praticamente inesistenti e le offerte didattiche e formative continuano ad essere ridotte drasticamente a causa della politica di tagli“.
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