Nomine da GPS in tilt: il Ministero ‘commissaria’ USR Lombardia?

Le nomine dalle nuove graduatorie provinciali (GPS) per le supplenze sono in difficoltà in molti territori per diverse ragioni, a cominciare dai punteggi attribuiti che hanno dato luogo a contestazioni e proteste da parte dei docenti interessati e dei sindacati della scuola, a cui si aggiungono difficoltà nel reperire i docenti disponibili, in quanto molti insegnanti rifiutano la nomina, forse a causa anche dei timori del Covid-19. Ma quanto sta accadendo in Lombardia sta andando oltre il livello di guardia.

Tra i diversi USR in difficoltà (nei giorni scorsi l’USR Campania ha ritirato le GPS per procedere ad una revisione) c’è infatti quello della Lombardia, in ritardo per i conferimenti di supplenza, che è ora oggetto di un’azione di controllo da parte del Ministero che ha tutto il sapore di un commissariamento vero e proprio.

A decidere questo intervento che non ha precedenti è stato il Capo Dipartimento del sistema educativo di istruzione e di formazione, Max Bruschi, che ha affidato il monitoraggio a tre dirigenti di altri uffici (tutti in posizione di incarico provvisorio per la funzione che svolgono) che hanno il compito di recarsi presso l’USR Lombardia e presso gli ambiti territoriali che manifestano più sensibili criticità nelle nomine del personale a tempo determinato, a cominciare dallo UAT di Milano, per verificare la situazione e operare per favorire la conclusione delle operazioni di nomina.

L’UAT (ex-provveditorato agli studi) di Milano è attualmente diretto da Marco Bussetti, l’ex-ministro dell’istruzione in quota Lega.

Da notare che una delle tre dirigenti incaricate dell’ispezione, Amanda Ferrario, dirigente scolastico attualmente consigliere della ministra Azzolina, è stata a suo tempo consigliere del ministro Bussetti.

L’iniziativa del capo dipartimento più che un attacco sembra un atto di difesa contro le accuse piovute da varie parti per la complessa operazione delle nuove GPS, che sta scatenando molte polemiche anche a livello politico soprattutto in Lombardia. Proprio ieri alcuni parlamentari della Lega hanno attaccato il ministro Azzolina su questo tema, specificando che “è indegno il tentativo di scaricare la responsabilità sui tanti impiegati e dirigenti, tra cui Marco Bussetti, che da settimane cercano di ovviare alle falle del sistema, con un lavoro incessante”.  

L’incarico, come ben si può intuire, non riveste soltanto carattere amministrativo, ma può assumere rilevanza politica con implicazioni che potrebbero coinvolgere anche la stessa ministra Azzolina. 

Infine, c’è da considerare che la Lombardia non è l’unica regione in ritardo nelle nomine (peraltro è quella che deve gestire il maggior numero di posti scoperti). Molti ritardi si stanno verificando ad esempio in Campania. Anche altri USR saranno soggetti a questa azione di controllo?