Neo-diplomati incapaci di padroneggiare la lingua

Spietato rapporto dell'Invalsi sulla prova di italiano della maturità 2009

Mentre la maturità 2010 si snoda verso la sua conclusione con i commissari che, dopo aver pesato il tema di italiano e le altre prove scritte, stanno valutando ora la preparazione generale di mezzo milione di ragazzi, l’Invalsi, l’Istituto nazionale per la valutazione del sistema di istruzione, pubblica (www.invalsi.it) un rapporto sulla maturità 2009 relativamente alla prova di italiano.

E meno male che lo pubblica a correzione della prova di italiano già effettuata e formalizzata, altrimenti molti commissari sarebbero andati in crisi e migliaia di ragazzi si sarebbero trovati con voti in rosso.

La scuola italiana tutta – non solo la secondaria superiore – farà bene a riflettere sul quel rapporto e sul segnale preoccupante che esso lancia sui livelli di preparazione raggiunti dai nostri ragazzi dopo un percorso scolastico della durata di tredici anni.

L’Invalsi ha preso in considerazione un campione di 545 elaborati della prima prova nell’esame di Stato della sessione 2009; ciascun elaborato è stato corretto da due insegnanti, appositamente formati, con l’ausilio di una Scheda di rilevazione elaborata dall’Accademia della Crusca.

La correzione dei 545 elaborati, relativi alla prova di italiano, ha messo in luce la scarsa padronanza nell’uso scritto della lingua italiana dei ragazzi al termine della scuola superiore.

In tutte le quattro fondamentali competenze (testuale, grammaticale, lessicale-semantica e ideativa) in cui si struttura la padronanza della lingua italiana si è registrato un voto medio inferiore alla sufficienza. Per capire di quali competenze si parla, prendiamo in esame quella grammaticale, per la quale il rapporto dà questa definizione: padronanza delle strutture morfosintattiche, uso consapevole punteggiatura, correttezza ortografica; oppure quella testuale: rispetto delle consegne, coerenza e coesione nello svolgimento del discorso,ordine e impaginazione del testo.

La quota degli elaborati giudicati insufficienti varia tra il 54% e il 63% a seconda della competenza presa in esame.