Nel 2033 un milione e 400mila alunni in meno, Bianchi: ‘Tutte le risorse per la scuola devono rimanere alla scuola’
“Da qui al 2032-33 l’Italia avrà 1 milione e 400 mila studenti in meno, una caduta demografica di grande portata, che coinvolge la struttura sociale, le ambizioni e le speranze del Paese. Bisogna avere ancora più attenzione alla scuola”. Così il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, alla presentazione della Unesco Chair on Urban Health a La Sapienza. “Come già stiamo facendo tutte le risorse che ci sono per la scuola devono rimanere sulla scuola. Bisogna ridurre il numero delle classi e aumentarne la qualità. La scuola non deve essere solo scuola di apprendimento ma anche avere capacità di costruzione di una comunità”.
Un quadro quello disegnato dal Ministro a dir poco allarmante: da 7,4 milioni di studenti (ultimo dato disponibile 2021) si scenderà a poco più di 6 milioni nell’anno scolastico 2033/34, a “ondate” di 110-120mila ragazzi in meno ogni anno. Di conseguenza, l’organico, secondo quanto segnalato anche dal Sole24Ore, passerà dalle attuali 684.314 cattedre a 558.095 nel 2033/34, con riduzioni di 10-12mila posti ogni anno.
L’effetto dell’andamento demografico si avvertirà maggiormente alle superiori, dove si passerà da 2.659.068 a 2.168.614 studenti e da 246.710 a 201.205 cattedre.
Alle scuole medie si passerà da 1.584.999 a 1.292.653 alunni e da 147.219 a 120.065 docenti. Alle primarie i 2.314.000 alunni di oggi diventeranno, tra 12 anni, 1.887.193 e i loro maestri da 210.156 a 171.394.
Discorso diverso per la scuola dell’infanzia: quella statale scenderà di oltre 156mila bambini e poco meno di 15mila maestre.
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