Negli under 30 le donne raggiungono più elevati livelli di istruzione

Tuttoscuola ha pubblicato nei giorni scorsi i dati del censimento 2001 relativi ai gradi di istruzione degli italiani con particolare riferimento ai giovani tra i 20 e i 29 anni (circa 7,7 milioni), rilevando che quasi un giovane su tre (31,71%) si ferma alla licenza media (soprattutto nelle regioni meridionali e insulari).

Un altro dato relativo a questa ultima generazione di italiani evidenzia come stia cambiando la tradizionale tendenza delle aree meridionali del Paese alla laurea. L’incidenza maggiore di laureati si trova ora al nord, mentre alcune regioni del sud scendono in fondo alla graduatorie delle regioni.

All’interno di quei dati Tuttoscuola ha svolto un’ulteriore ricerca relativa alla posizione delle donne: per quanto riguarda sia il livello di istruzione minimo sia la laurea le under 30 vanno sempre meglio dei coetanei maschi.

I maschi under 30 sono in possesso di laurea in una percentuale del 4,70%; le giovani coetanee raggiungono il 7,2%: una differenza percentuale di due punti e mezzo come media nazionale confermata in tutte le aree del Paese che sfiora addirittura i tre punti nelle isole.

Per quanto riguarda la situazione di chi si è fermato al solo titolo di licenza media, c’è da dire, ancora una volta, che le ragazze hanno fatto meglio dei coetanei maschi: tra gli under 30 si ferma infatti alla licenza media il 36% dei maschi (!) e il 27,3% delle donne.

La sensibile differenza è confermata in tutte le aree del Paese con minime oscillazioni, smentendo clamorosamente un vecchio luogo comune circa la condizione culturale delle ragazze meridionali subalterne al sesso forte; a tutti i livelli di istruzione hanno sopravanzato infatti i coetanei maschi.

Vi sono le condizioni per una rivoluzione culturale e sociale (peraltro in atto da qualche anno).