
Napolitano/1. La cerimonia più bella, ma…
“Questa è la cerimonia più bella e gioiosa che ospitiamo: perché voi ragazze e ragazzi di ogni età, siate ancora agli inizi o verso la conclusione del vostro percorso scolastico, trasmettete freschezza, slancio, curiosità e apertura al futuro, siete portatori di speranza. Ma nello stesso tempo richiamate tutti noi che abbiamo responsabilità nella guida del paese, al dovere di darvi speranza, al dovere di darvi seriamente motivi di fiducia nel domani”.
Grandi consensi e applausi per il sobrio, efficace discorso con il quale il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha accolto gli studenti e insegnanti nel cortile d’onore del Palazzo del Quirinale per la tradizionale cerimonia di apertura dell’anno scolastico 2011-2012.
Speranza e responsabilità sono state le parole chiave dell’intervento del Presidente, che non ha mancato di ricordare che proprio in occasione del 150° anniversario dell’unità d’Italia vanno richiamati i “motivi di orgoglio per quello che abbiamo costruito e di fiducia per come l’Italia ha saputo superare momenti drammatici, prove molto dure e difficili”.
Però, ha aggiunto il Presidente, “ dobbiamo sapere che è venuto un altro di quei momenti in cui bisogna riuscire a fare egualmente un grande sforzo – noi italiani, noi Italia unita – per garantirci un degno futuro, per garantirlo alle generazioni più giovani”, visto che “il 2011 è stato un anno estremamente difficile, e non solo per l’Italia” e considerato “il rischio cui è esposto il paese nel quadro europeo”.
Una situazione che sollecita scelte responsabili da parte della classe dirigente del Paese. Quali?
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