Né merito né colpa della Gelmini per l’aumento dei bocciati alla maturità

Se il dato finale dei bocciati all’esame di Stato 2009 verrà confermato in aumento (la stima del Miur è di 3 mila in più), a chi dovrà essere ascritto quel risultato?

Si parlerà di merito o di colpa del ministro?

Contrariamente a quanto sostengono alcuni commentatori, la maturità 2009 non è stata nemmeno sfiorata dalla riforma targata Gelmini. Le regole sono, infatti, ancora quelle fissate dieci anni fa dal ministro Berlinguer.

Fioroni e la Gelmini negli ultimi tempi sono intervenuti esclusivamente sui meccanismi di ammissione all’esame, regolandone l’attuazione con la media sufficiente per accedervi o con l’esclusione in caso di voto insufficiente per il comportamento.

Superata la soglia di ammissione, i candidati interni se la sono giocata tutta con le solite prove scritte e con il colloquio finale, né le commissioni esaminatrici hanno ricevuto indicazioni per maggiore o minore rigore selettivo. Tutto virtualmente come dieci anni fa.

Il dato di aumento, quindi, è un fenomeno tutto fisiologico all’interno dell’esame, anche se, implicitamente, il clima diverso indotto dai diversi interventi legislativi e amministrativi sulla valutazione dei mesi scorsi può avere influenzato i comportamenti dei commissari.