Mobility Manager Scolastico: nasce una nuova figura
Il 2 febbraio u.s. è entrata in vigore la legge 221del 28 dicembre 2015 concernente le disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy che, tra l’altro, prevede la figura del “mobility manager” e una serie di disposizioni che riguardano il settore scolastico.
L’articolo 5, comma 6, dispone che entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge, il Ministro dell’istruzione, adotti, sentiti i Ministri delle infrastrutture e dei trasporti e dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, specifiche linee guida per l’istituzione, in tutti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, nell’ambito della loro autonomia amministrativa ed organizzativa, della figura del mobility manager scolastico, scelto su base volontaria tra il personale scolastico, senza riduzione del carico didattico, in coerenza con il piano dell’offerta formativa, con l’ordinamento scolastico e tenuto conto dell’organizzazione didattica esistente.
Quanti saranno i vorrei ma non posso?
I compiti del mobility manager scolastico sono: organizzare e coordinare gli spostamenti casa-scuola-casa del personale scolastico e degli alunni; mantenere i collegamenti con le strutture comunali e le aziende di trasporto; verificare soluzioni con il supporto delle aziende che gestiscono i servizi di trasporto locale, su gomma e su ferro, per migliorare i servizi e l’integrazione degli stessi; garantire l’intermodalità e l’interscambio; favorire l’utilizzo della bicicletta e di servizi di noleggio di veicoli elettrici o a basso impatto ambientale; segnalare all’ufficio scolastico regionale eventuali problemi legati al trasporto dei disabili.
Le indicazioni legislative sono finalizzate ad assicurare l’abbattimento dei livelli di inquinamento atmosferico ed acustico, la riduzione dei consumi energetici, l’aumento dei livelli di sicurezza del trasporto e della circolazione stradale, la riduzione al minimo dell’uso individuale dell’automobile privata e il contenimento del traffico: il tutto deve essere realizzato senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica!
Lo stanziamento di 35 milioni di euro è destinato a finanziare progetti predisposti da uno o più enti locali e riferiti a un ambito territoriale con popolazione superiore a 100.000 abitanti, finalizzati, tra l’altro, alla realizzazione: di percorsi protetti per gli spostamenti, anche collettivi e guidati, tra casa e scuola, a piedi o in bicicletta; di laboratori e uscite didattiche con mezzi sostenibili; di programmi di educazione e sicurezza stradale, di riduzione del traffico, dell’inquinamento e della sosta degli autoveicoli in prossimità degli istituti scolastici o delle sedi di lavoro, anche al fine di contrastare problemi derivanti dalla vita sedentaria.
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