Mobilità dei docenti, siglato un contratto con qualche ombra

E’ stato firmato al ministero dell’Istruzione il contratto integrativo sulla mobilità degli insegnanti. L’intesa è stata siglata dai segretari generali di Flc-Cgil, Cisl scuola, Uil scuola e Snals.

La Gilda, come peraltro già preannunciato nei giorni scorsi, non ha apposto la sua firma.

Da una lettura dei resoconti sindacali, emerge che il contratto sarà assai più favorevole agli assunti ante 2015 rispetto a quanto prospettato dalla sequenza prevista dalla legge 107/2015, l’intesa prevedendo di fatto un ampliamento della titolarità di questi su sede scolastica.

Questo beneficio si tradurrà in uno svantaggio potenzialmente anche piuttosto consistente per gli assunti in ruolo a partire dal settembre 2015, dal momento che la loro mobilità, per tutto l’organico dell’autonomia, dovrebbe avvenire sui soli posti delle scuole avanzati dopo le scelte del personale con maggiore anzianità di servizio, in deroga alla norma.

Proprio per queste caratteristiche, e fermo restando che occorrerà leggere il testo definitivo con la precisa sequenza dei trasferimenti, potrebbe essere particolarmente interessante il passaggio del contratto alla Funzione Pubblica, per la verifica dei profili di possibile illegittimità di un contratto che deroghi a una fonte normativa di rango gerarchico superiore (la legge 107, appunto).