Miur: il riassetto cambia scenografia e attori, ma il copione cambia?

Da quanto è dato sapere, il ministro dell’istruzione Giannini ha concluso il procedimento di valutazione delle candidature il 12 agosto u.s., inviando alla collega Madia i nominativi dei futuri direttori generali per l’adozione dei decreti di conferimento dei relativi incarichi (Dpcm). Anche se la procedura è coperta da uno stretto e comprensibile riserbo, le indiscrezioni raccolte da Tuttoscuola rivelano che sarebbe in corso un imponente rinnovamento dei vertici ministeriali accompagnato anche dall’ingresso di un numero non irrilevante di dirigenti di età compresa tra i trenta e i cinquant’anni (Montesarchio, De Angelis, Versari, Manca, Pagano, De Pasquale, Franzese, etc). Al momento non è possibile indicare una data certa per la conclusione delle operazioni. Verosimilmente, considerato che i decreti di nomina dovranno passare al vaglio degli organi di controllo, i nuovi direttori saranno operativi non prima di un mese.

Nell’interesse della scuola deve cambiare non solo l’età, perché non basta l’anagrafe per dirsi nuovi,  ma anche l’operare in coerenza con l’indirizzo politico del governo non nella logica della fedeltà ma della lealtà per superare il “patto conservativo” tra politica e dirigenza che ha caratterizzato l’ultimo decennio. Negli ultimi anni la gestione amministrativa del sistema d’istruzione, in ragione dell’assenza di una funzione autonoma e indipendente dalla politica, non è stata in grado di garantire una visione di sistema e di agire efficacemente sul lato dell’education puntando su autonomia, responsabilità, efficienza e qualità.

Serve un nuovo percorso che parta dall’ascolto dei dirigenti, dei docenti, delle famiglie, delle imprese e soprattutto dei giovani senza gli schemi del passato e senza paura del futuro. Sarebbe davvero un peccato se l’esito di questo ringiovanimento si risolvesse nel semplice spostamento, a favore delle classi più giovani, delle forme di occupazione permanente delle “poltrone” del potere.

Ai giovani dirigenti chiamati, speriamo nel più breve tempo possibile, ad una così alta responsabilità – ai quali Tuttoscuola formula con simpatia i migliori auguri di buon lavoro – non chiediamo solo professionalità ma piena adesione all’interesse generale.