Misurazione della temperatura: in Piemonte obbligo di verifica a scuola

Anche se la responsabilità della rilevazione della temperatura degli studenti è stata affidata dal Governo alle  famiglie, in Piemonte le scuole avranno l’obbligo di verificarlo. E’ quanto dispone un’ordinanza firmata dal presidente della Regione che regolamenta questo aspetto in vista della partenza dell’anno scolastico il 14 settembre.

In particolare, la Regione raccomanda a tutti gli istituti di misurare la temperatura agli alunni prima dell’ingresso a scuola. Qualora l’istituto, per ragioni oggettive e comprovate, non fosse nelle condizioni di farlo, dovrà prevedere un meccanismo di verifica quotidiana (attraverso un’autocertificazione che potrà essere fornita sul registro elettronico, sul diario o su un apposito modulo) per controllare che la temperatura sia stata effettivamente misurata dalla famiglia.

Nel caso in cui uno studente dovesse presentarsi senza tale autocertificazione, la scuola avrà l’obbligo di misurare la febbre per consentirne l’ingresso in classe. In questa operazione gli istituti potranno avvalersi dei volontari delle associazioni, come Protezione civile e carabinieri.

La motivazione di questa decisione è spiegata dal presidente della Regione e dall’assessore all’Istruzione con il fatto che si ritiene che un elemento così delicato e importante non possa essere lasciato alla sensibilità delle singole famiglie. Perché mandare a scuola un bambino con la febbre mette a rischio lui, gli altri bambini e tutto il personale scolastico. E questo non lo si può permettere, perché vogliamo che quando i nostri figli sono a scuola siano in un luogo sicuro.

E visto che lo Stato avrebbe dovuto dotare le scuole di strumentazione adeguata, poiché non è stato così la Regione Piemonte, aggiunge il presidente, ha stanziato 500.000 euro per l’acquisto di termometri o termoscanner.

L’apertura il 14 settembre, mentre altre Regioni stanno attuando scelte differenti, per il presidente vuole dire che il territorio piemontese ha lavorato bene: sindaci, presidenti di Provincia e dirigenti scolastici non hanno mai smesso di darsi da fare, improvvisandosi architetti e geometra quando necessario, per rimodellare la scuola.

Per consentire agli studenti che dovessero avere la febbre di effettuare nel giro di tre ore il tampone, che sarà esaminato in via preferenziale, ogni Asl verrà dotata di una corsia esclusiva.

Infine, il presidente rivolge agli studenti l’invito a mettercela tutta, in quanto dopo quasi sei mesi di sosta si torna in classe, e chiede loro non più solo di studiare, ma anche di comportarsi bene, di rispettare le regole e di verificare che lo facciano anche i compagni, perché se torna normale la scuola torna normale anche il divertimento.