Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Michelangelo in 3D per i ciechi e prospettive per i testi on-line

In occasione della terza giornata nazionale del Braille, 21 febbraio 2010, dedicata al francese Louis Braille che con il suo sistema di scrittura ha consentito a milioni di persone di uscire dalle tenebre della cecità, si è tenuto presso il Polo Tattile di Catania, un convegno internazionale accompagnato da una particolare mostra.

Al centro dell’esposizione una riproduzione tattile in 3D di un’opera pittorica di Michelangelo: la Creazione di Adamo tratta dalla Cappella Sistina, realizzata dalla Stamperia Braille di Catania.

Ammirato per l’opera il francese Philippe Chazal, direttore del prestigioso Istituto Valentin Hauy di Parigi (il più antico istituto per ciechi d’Europa) che nel Polo Tattile di Catania, in occasione delle celebrazioni per la III Giornata Nazionale del Braille, ha potuto toccare con mano la prima trasposizione tattile realizzata al mondo di un affresco.

A presentare l’opera al pubblico è stato il presidente della Stamperia Regionale e dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità Iapb-Italia onlus, Giuseppe Castronovo.

Entusiasmo fra il pubblico, soprattutto per i non vedenti e per i loro familiari, nel momento in cui si sono avvicinati all’opera. E da più parti è emerso il desiderio che il museo del Polo Tattile – da oggi dedicato per l’occasione allo scrittore e poeta argentino cieco Jorge Luis Borges – si arricchisca ogni anno di nuove opere d’arte che possano renderlo ancora più straordinario (in Europa non esistono strutture come il Polo Tattile) per avviare a Catania un esperimento di turismo sociale che guarda con favore e attenzione al mondo dei ciechi.

Alle manifestazioni catanesi era presente anche il direttore generale per gli ordinamenti scolastici del Miur, Mario Dutto, che ha anticipato ai presenti il progetto di creare un gruppo di lavoro composto da scuola, famiglia e istituzioni per consentire al metodo Braille, l’unico che consenta ai non vedenti di accedere al sapere in piena autonomia, di poter traghettare il proprio codice anche nell’era dell’e-book che presto interesserà la scuola italiana.

Davanti a un pubblico composto prevalentemente da insegnanti di sostegno e familiari di ciechi e ipovedenti, Dutto ha prospettato la sfida cruciale del prossimo triennio per il Miur, quella che riguarda i libri di testo: la transizione dal libro cartaceo a quello in forma mista, cartaceo e digitale (e-book). “Poter applicare le soluzioni tecnologiche al mondo della scuola – ha detto Dutto – è una grande occasione. Dobbiamo lavorare insieme per individuare come il Braille, strumento insostituibile per la scuola di oggi e di domani, possa interagire con l’e-book”.

Fra gli altri obiettivi indicati da Dutto la verifica, sia in terza media che agli esami di maturità, che l’alunno cieco abbia sviluppato adeguate competenze nella lettura del Braille, l’unico codice che garantisce l’accesso alle informazioni in piena autonomia.

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