Meno del 2% è a part-time nella scuola

Il ministro Fioroni è intervenuto recentemente sul part-time degli insegnanti, osservando che, rispetto agli altri dipendenti pubblici con orario settimanale a 36 ore, si rende forse necessaria una revisione dell’istituto del tempo parziale.

In attesa di conoscere proposte più precise in merito e nel ricordare che scade il 15 marzo prossimo il termine per richiedere il part-time nella scuola, diamo una occhiata alla situazione al 31 dicembre 2005 delle posizioni di orario ridotto del personale pubblico a tempo indeterminato, rilevato dalla Ragioneria Generale dello Stato.

A fine 2005 i dipendenti pubblici con contratto a tempo indeterminato in situazione di part-time erano quasi 148 mila, pari al 4,4% del totale in servizio, con una crescita costante annua (erano 12 mila in meno due anni prima).

Tra il personale scolastico le situazioni di part time sono molto più contenute e non raggiungevano a fine 2005 il 2% del personale in servizio. Una situazione di complessiva stabilizzazione che non raggiunge le 22 mila unità (nel 2005 si è registrata una lieve diminuzione pari a circa 80 unità).

Sono invece a livelli molto più elevati di accesso all’istituto del part time i dipendenti della Sanità (7,8% nel 2005), degli Enti Locali e Regioni (8%).

Nel settore universitario la percentuale di personale a part-time è più elevata (3,2%) di quella della scuola, ma sembra in fase di diminuzione.