Maturità, vaccini e concorsi scuola: le priorità del nuovo ministro dell’Istruzione

Sono ore di attesa e dopo che Mario Draghi, nella giornata dello scorso 3 febbraio, ha accettato con riserva l’incarico di formare il nuovo governo, cominciano a circolare i primi nomi che potrebbero andare a occupare la poltrona di Ministro dell’Istruzione al posto di Lucia Azzolina. Tra tanti punti interrogativi si fanno spazio anche alcune certezze: le priorità che il prossimo inquilino di Viale Trastevere troverà sul suo tavolo. I primi dossier che il nuovo ministro dell’Istruzione troverà restano gli stessi di oggi: maturità semplificata, corsia preferenziale per i vaccini ai prof e i prossimi concorsi scuola. Senza contare che c’è già da organizzare l’avvio del prossimo anno scolastico. 

I vaccini per personale docente e non docente

Rimodulato intanto il piano vaccinale. Astrazeneca verrò somministrati al di sotto dei 55 anni al personale scolastico e può essere esteso anche oltre tale soglia in assenza di patologie. E’ quanto emerso dalle linee di rimodulazione del piano vaccinale stabilite nell’incontro tra governo Regioni.

Maturità 2021

Il decreto con la scelta delle materie per la seconda prova era atteso, come ogni anno, entro il 31 gennaio, ma la ministra Azzolina aveva deciso di non emanarlo e di utilizzare una delle ordinanze previste dalla manovra 2021 per semplificare l’esame di Stato. La sua idea era quella di replicare la forma light dell’anno scorso con maxi orale che vale fino a 40 punti e gli altri 60 assegnati sulla base del curriculum degli ultimi tre anni, mentre il Pd voleva salvare almeno lo scritto d’italiano. Ogni decisione torna in ballo.

Concorsi scuola

Per quanto riguarda i concorsi ordinari, l’idea di Azzolina era quella di farli partire dopo lo svolgimento dell’ultima coda dello straordinario. La selezione, partita a ottobre 2020, è stata successivamente stoppata dalla pandemia. E dovrebbe ora riprendere per concludersi dal 15 al 19 febbraio. Avere i vincitori in cattedra a settembre significherebbe ridurre il numero record di supplenti che si profila già all’orizzonte per l’anno prossimo.