
Maturità 2025, Valditara: ‘Torniamo a parlare anche di maturazione degli studenti’. I consigli del ministro per affrontare le prove

In vista della maturità 2025, il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, rilancia un tema che ritiene cruciale per la scuola italiana: restituire all’Esame di Stato il significato più profondo, quello legato alla crescita personale degli studenti. In un’intervista rilasciata a Il Messaggero, Valditara è tornato a sottolineare come la scuola debba avere tra le sue finalità quella di “favorire sempre più la maturazione del giovane”, andando oltre la semplice trasmissione di conoscenze.
Esame di maturità: il ritorno della vecchia denominazione?
Al centro dell’intervento del Ministro, anche una riflessione di tipo lessicale ma densa di significato: “Perché è stata eliminata l’espressione ‘esame di maturità’?”, si è chiesto Valditara. L’obiettivo, ha spiegato, è quello di rimettere al centro del dibattito il concetto stesso di maturità: l’esame conclusivo del percorso scolastico dovrebbe verificare non solo l’apprendimento dei contenuti, ma anche il livello di consapevolezza, responsabilità e crescita raggiunto dagli studenti. “Reintrodurre quella definizione”, ha dichiarato, “serve a ribadire che la prova finale ha senso se misura anche lo sviluppo personale degli studenti, non soltanto la quantità di nozioni acquisite”.
I consigli di Valditara per affrontare la maturità 2025
Il Ministro ha voluto rivolgere un messaggio diretto a chi affronterà l’esame di maturità 2025: “Vivete questa esperienza cercando di dimostrare non solo quello che avete studiato, ma quanto quello studio abbia inciso sulla vostra maturazione”. L’invito è quello di approcciare l’esame in modo consapevole, mostrando come il percorso scolastico abbia contribuito a formare persone e cittadini, oltre che studenti preparati.
Maturità 2025 al via il 18 giugno: attesa per i commissari esterni
L’esame di maturità 2025 prenderà ufficialmente il via il 18 giugno con la prima prova scritta di italiano, comune a tutti gli indirizzi. Prima di allora, però, uno dei momenti più attesi è la pubblicazione dei commissari esterni, prevista – secondo indiscrezioni – per mercoledì 4 giugno, con un giorno di anticipo rispetto al 2024.
La composizione delle commissioni resta invariata: sette membri in totale, tre interni, tre esterni e un presidente esterno. Un assetto ormai consolidato, che accompagna da anni l’Esame di Stato.
Prove, punteggi e PCTO: cosa sapere per l’Esame di Stato 2025
Anche per la maturità 2025 le prove scritte restano due, più il colloquio orale. La prima prova, della durata di sei ore, proporrà come sempre tre tipologie: analisi del testo, testo argomentativo e tema di attualità. La seconda prova sarà diversa per ogni indirizzo: latino per il Liceo Classico, matematica allo Scientifico, lingua straniera al Linguistico, e così via.
Gli studenti potranno consultare i nomi dei commissari esterni attraverso il Motore di Ricerca delle Commissioni disponibile sul sito del Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Infine, resta l’obbligo di completamento dei PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento) per almeno il 75% delle ore previste. Il punteggio massimo ottenibile rimane di 100 punti, così distribuiti: fino a 20 punti per ciascuna delle due prove scritte e per il colloquio orale, con i restanti 40 assegnati in base al credito scolastico accumulato nel triennio.
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