Maturità 2021, un’occasione per sperimentare un nuovo modello

Tra pochi giorni la ministra dell’istruzione, Lucia Azzolina, comunicherà ufficialmente le modalità di svolgimento della Maturità 2021. Indiscrezioni di fonte ministeriale dicono che si tratterà in ogni caso di un esame capace di offrire un “quadro adeguato delle competenze degli studenti”, che per essere ammessi agli scrutini dovranno ottenere un giudizio complessivamente positivo.

A differenza dell’anno scorso, insomma, l’ammissione non sarà automatica, e la promozione dovrà essere guadagnata sul campo, anche se sarà facilitata dal fatto che la commissione (in questo caso come l’anno scorso), sarà composta tutta da membri interni con il solo Presidente esterno, mentre il voto finale deriverebbe per il 60% dal giudizio sul triennio e per il 40% dalla prova orale, che dovrebbe essere sostenuta in presenza.

Sulla prova orale della Maturità 2021 l’orientamento sarebbe quello di centrarla sulle materie di indirizzo – non si tornerebbe, dunque, alla tesina interdisciplinare – a partire da un testo che dovrebbe essere preparato dallo studente a casa con l’aiuto dei propri insegnanti. Saranno considerate anche le esperienze di alternanza scuola-lavoro (ora PCTO) e forse quelle di educazione civica. L’uso del condizionale è d’obbligo perché l’identikit definitivo della maturità 2021 è ancora subordinato, oltre che alle prossime scelte della Ministra, anche all’evoluzione della pandemia e delle vaccinazioni.

Una novità interessante, ma tutta da definire nei contenuti effettivi, potrebbe essere costituita dal curriculum dello studente, un documento previsto dalla Buona Scuola che ne “individua il profilo associandolo a una identità digitale e raccoglie tutti i dati utili anche ai fini dell’orientamento e dell’accesso al mondo del lavoro, relativi al percorso degli studi, alle competenze acquisite, alle eventuali scelte degli insegnamenti opzionali, alle esperienze formative anche in alternanza scuola-lavoro e alle attività culturali, artistiche, di pratiche musicali, sportive e di volontariato, svolte in ambito extrascolastico”.

Un documento di questo tipo, se fatto e documentato seriamente, sarebbe molto più utile e significativo del voto, che inevitabilmente avrà, e forse amplificherà, i difetti che conosciamo: insignificanza rispetto alle effettive competenze dello studente, distorsioni territoriali e per tipologia di indirizzo, nessun collegamento con le scelte successive dello studente.

Suggeriremmo di collegare meglio la prova orale della Maturità 2021 con il curriculum, consentendo allo studente di focalizzare il testo che dovrà preparare per il colloquio non sulle materie di indirizzo ma su quella (o quelle, se più di una) preferita, in collegamento con altre sue esperienze personali, indicate nel curriculum. In questo modo, e in attesa di inserire nel curriculum l’esito di una o più prove Invalsi, e di altre certificazioni oggettive di competenze acquisite, che potrebbero essere una base credibile per le successive scelte di studio o di lavoro, la maturità 2021 potrebbe essere pensata come un primo passo verso un modello valutativo più personalizzato e orientato al futuro.

 

Per approfondimenti: https://www.tuttoscuola.com/maturita-2021-le-ipotesi-sarebbero-due-verso-un-esame-light/