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Maturità 2017

Un altro argomento di cui si discute desta preoccupazione: per la formazione delle commissioni d’esame basteranno i docenti della A047 e A049? Certamente bisogna stare accorti alle defezioni e in alcuni territori gli USR potrebbero trovare qualche difficoltà ad operare le sostituzioni dei commissari assenti. In effetti però i numeri ci sono, tenuto anche conto che si può ricorrere ai docenti in pensione da non più di tre anni.

E qui si apre forse il discorso più impegnativo al quale la scelta operata dal ministro Fedeli conduce. Se per un verso, infatti, una presenza così ampia sulla scena degli esami di Stato sembra riportare all’attenzione collettiva – come riconosciuto dall’associazione Mathesis – l’importanza e la centralità dell’apprendimento della matematica, per il verso opposto appare presentarsi in tutta la sua gravità il problema della mancanza di docenti specifici e di vocazioni all’insegnamento e, in particolare, all’insegnamento della matematica.

L’emergenza educativa in matematica di cui per un decennio si è parlato come uno dei problemi fondamentali da affrontare ha dovuto fare i conti con la carenza dei docenti. All’emergenza poteva provvedere l’organico dell’autonomia, ma quell’organico per la matematica è risultato inadeguato per le scuole superiori e pressoché inesistente per la scuola secondaria di primo grado. Alle scuole e agli studenti mancano i docenti per il potenziamento matematico e difficoltà le scuole incontrano anche a trovare i supplenti per le attività ordinarie. Se di emergenza matematica si parla di meno, altre emergenze si affacciano: quella linguistica è di questi giorni. Ma sono aspetti di una stessa medaglia. I docenti mancano e mancano le vocazioni: e questa è un’altra grande emergenza!  A superarle può bastare un ambiente più rispettoso dell’istituzione scolastica, che riconosca il lavoro dei docenti  e lo paghi  anche di più? Un ambiente che sappia bene cosa si deve studiare a scuola e sappia apprezzare e valorizzare ciò che gli studenti vi imparano?