Maturità/3. Regno Unito: studenti troppo bravi

Molti studenti inglesi ottengono ottimi risultati alla fine degli studi secondari. Troppi, secondo l’attuale ministro dell’istruzione Alan Johnson, che ha preannunciato l’introduzione di un nuovo livello di classificazione, riservato ai superbravi, a partire dal 2008 (www.tes.co.uk).
La “maturità” britannica si chiama “A level“: abbreviazione di “General Certificate of Secondary Education – Advanced Level”, e il voto più alto viene indicato con la lettera “A” (corrisponde, grosso modo, al nostro 100/100). Un voto conseguito, l’anno scorso, da ben un quarto dei candidati, risultato che secondo le previsioni sarà replicato, se non superato, anche quest’anno. Il nuovo voto – una specie di “lode” – sarà contrassegnato sempre dalla lettera A (non c’è molta fantasia: gli inglesi amano conservare le tradizioni…), ma con un asterisco: A*.
A protestare contro l’inflazione di “A” sono state soprattutto le università, in particolare quelle più prestigiose, alle quali è venuto a mancare un importante indicatore per il reclutamento selettivo degli studenti. Proteste però sono venute anche dai datori di lavoro e dalle associazioni dei genitori. L’alternativa – tentata qualche anno fa con esiti opposti: un eccesso di voti bassi – sarebbe stata quella di rendere più difficili le prove d’esame, ma il ministro si è opposto. Secondo lui gli studenti hanno meritato voti alti “perché si sono impegnati di più“.
Quanto ai criteri di assegnazione del nuovo supervoto A* si pensa a una specie di numero chiuso, corrispondente a una percentuale di coloro che conseguono il voto A. Sarà inoltre data minore importanza ai risultati ottenuti in corso di studi: tradotto in italiano, sarebbe come dare meno peso ai “crediti scolastici”.