Maturità: nel 2012 terza prova nazionale

Sempre in occasione del lancio della Fondazione ‘Liberamente’, sabato scorso, il ministro  Gelmini ha annunciato che “a partire dal 2012”  saranno introdotti “test a risposta multipla per misurare la qualità dell’istruzione e i livelli di apprendimento” durante la prova di maturità.

Secondo Gelmini è inevitabile che i test standardizzati, diffusi in tutta Europa, vengano utilizzati anche in Italia – come si è cominciato a fare con la prova nazionale di italiano e matematica nell’esame di licenza media – e diventino lo strumento principale per la valutazione dei livelli di apprendimento.

Si tornerebbe in questo modo al modello di terza prova (nazionale e standardizzata) che era stato ipotizzato in un primo momento in occasione della riforma dell’esame di  Stato (legge 425/1997),  poi accantonato su richiesta del centro-destra, allora all’opposizione, in favore della prova locale, preparata  dalle Commissioni e più rispettosa dell’autonomia delle scuole.

Ora è lo stesso centro-destra a proporre la prova nazionale standardizzata, e sarà interessante vedere se il centro-sinistra, che allora la ipotizzò senza riuscire a inserirla nella legge, continuerà a sostenerla. Che in un dibattito, e a distanza di anni, una delle due parti cambi idea ci sta (e lo dovrebbe sottolineare pubblicamente), se invece la cambiassero entrambe, ponendosi rispettivamente all’opposto rispetto al passato, questo saprebbe solo di… teatrino della politica.