Tuttoscuola: Non solo statale

Maturità: la falla delle commissioni interne/1

Boom di privatisti agli esami di Stato nelle scuole non statali: sono passati dall’1,7% dei candidati totali nel 2000-01 al 15,8% dell’anno scorso. E nello stesso biennio il numero di privatisti diplomati è diventato 14 volte maggiore (da 600 a 8 mila unità). Risultato? Un diplomato su sei nella non statale oggi è un privatista (nella scuola statale lo è uno su trentotto). A che può essere dovuto il fenomeno? Proprio due anni fa sono state introdotte agli esami di Stato le commissioni interne, con un unico presidente esterno per istituto: inevitabile associare questi dati al provvedimento voluto dal ministro Moratti per ottenere risparmi di spesa.
Ufficialmente è stato lo stesso ministro Moratti in questi giorni a parlare di situazioni poco chiare o, quanto meno, anomale, agli esami di Stato presso gli istituti non statali. Ma i dubbi e le segnalazioni circolavano da tempo, denunciati anche dalle organizzazioni sindacali. La Cgil-scuola, ad esempio, parla da tempo apertamente di diplomifici, cioè di istituti (non statali) in cui è molto facile conseguire il diploma (e ora dice: “il ministro deve fare i controlli e non auspicarli”).
Tuttoscuola ha analizzato i dati sulle maturità degli ultimi anni, raccolti ed elaborati dall’Invalsi (www.cede.it). Cosa è saltato fuori? Che l’anno scorso, secondo anno della riforma (morattiana) delle commissioni tutte interne degli esami di Stato, i candidati privatisti nelle scuole private si sono più che decuplicati rispetto a due anni prima, passando da meno di mille del 2000-01 a quasi diecimila.
Negli istituti statali i candidati esterni hanno avuto invece un andamento stabile: erano il 3,8% nel 2000-01; percentuale quasi confermata (3,2%) l’anno scorso.

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