Maturità: il Codacons chiede un risarcimento di 250 milioni

Il Codacons e l’ Associazione per i diritti civili nella scuola hanno deciso di impugnare le prime due prove scritte dell’esame di maturità di fronte al Tar del Lazio. e chiedono al Ministero un risarcimento di 500 euro a candidato, per un totale di 250 milioni di euro.

Il ricorso presentato dalle due associazioni, informa un comunicato del Codacons, fa riferimento ai noti errori riscontrati nei testi ministeriali. “Tali errate indicazioni hanno compromesso il regolare svolgimento della prima prova di italiano, rendendo impossibile una valutazione equa sia degli studenti che hanno scelto di svolgere la prima traccia, sia di quelli che hanno optato per lo svolgimento delle altre tracce, poiché si è venuto a creare un divario insanabile tra gli uni e gli altri in sede di valutazione. Gli uni verranno valutati sulla base di una prova non idonea nella traccia, diversamente dagli altri, con evidente ingiusto riscontro di tale diversità di situazioni sul punteggio finale attribuito“. Si citano poi gli errori contenuti in alcune seconde prove scritte, come quella di greco del liceo classico e quella di inglese degli Istituti turistici.

Le gravi inesattezze contenute nelle due prove scritte” – spiega il Codacons – “rappresentano non solo una palese ingiustizia e una manifesta disparità di trattamento, ma anche una violazione delle leggi in materia di esami“. Per questo le due associazioni chiedono al Tar di “annullare la validità delle prove scritte della maturità 2008, limitando il giudizio degli studenti alla sola prova orale e al giudizio formulato dal Consiglio di classe per l’ammissione dei maturandi“.

Ma non basta. A compensazione del “forte stato di stress emotivo, causato dall’incertezza della valutazione nonché dell’esito finale degli esami stessi”, chiedono al Ministero un risarcimento danni pari a 500 euro a studente, per un totale di 248.318.500 euro.