"Maturità" alla frutta/1. Come prima, più di prima

In attesa di andare in pensione (ma non è più così sicuro che ciò avverrebbe già con l’edizione del 2007) la “maturità” di quest’anno ha confermato l’andamento degli anni scorsi: dall’indagine campionaria del Ministero della PI emerge che è stato promosso il 96,5% dei candidati (97,2% dei candidati interni, 80% di quelli esterni), e che i migliori risultati sono stati ottenuti dagli studenti liceali, con votazione più alte per quelli di sesso femminile. Il 20% ha ottenuto un punteggio tra 91 e 100 (25% per le femmine). Più o meno come negli anni scorsi.
Il ministro Fioroni ha preannunciato la presentazione di disegno di legge per i primi di agosto (riservandosi, qualora i tempi fossero più lunghi, di intervenire con altri strumenti). Sembra che si tornerà alla composizione originaria delle commissioni d’esame, quella prevista dalla legge n. 425/1997 (metà interni e metà esterni, col presidente esterno), e forse si interverrà sulla “terza prova“, che secondo alcuni – ma ci sono forti contrasti sul punto – potrebbe essere predisposta a livello nazionale anziché di singola commissione.
Bisognerà vedere quali saranno i tempi dell’iter del provvedimento, specialmente se si tratterà di un disegno di legge. Non per caso, crediamo, l’ex ministro Moratti – che pure disponeva nella scorsa legislatura di una vasta maggioranza parlamentare – scelse la via breve dell’inserimento della sua modifica (commissioni tutte interne, peraltro finalizzate a realizzare un risparmio di spesa) in un provvedimento blindato come la legge Finanziaria del 2002.
Certo è che il nuovo sistema valutativo dovrebbe essere conosciuto dalle varie componenti scolastiche, in modo particolare dagli alunni e dai docenti, fin dall’inizio dell’anno scolastico dal quale trova applicazione.