Maturità 2014: testi non banali, valutazione non facile

I testi assegnati quest’anno ai quasi 500.000 candidati che hanno sostenuto la prova di italiano appaiono nel complesso ben meditati e corrispondenti a tematiche che certamente sono state oggetto di studio durante l’anno scolastico (dalla poesia di Quasimodo al tema storico 1914-2014) o sono comunque ben presenti ai giovani di oggi, dalla ‘pervasività’ delle nuove tecnologie alle conseguenze drammatiche della alterazione dell’ecosistema.

Anche il tema di carattere generale, la riflessione di Renzo Piano sulle periferie da rammendare, “grande scommessa urbana dei prossimi decenni”, appare legato all’attualità e al vissuto anche personale di molti candidati.

Una buona annata, dunque, per quanto riguarda la scelta degli argomenti (con qualche ridondanza di troppo nella fornitura ai candidati di testi di riferimento: troppi e troppo lunghi), ma con il rischio che – come accadeva in passato con il ‘tema’ tradizionale – gli studenti, posti di fronte a tematiche di carattere così generale, scelgano di diplomatizzare l’esposizione delle loro idee per il timore che esse possano non essere condivise dai prof incaricati di valutare la loro prova.

Sarà bene, da questo punto di vista, che la commissione d’esame tenga conto delle informazioni fornite dal consiglio di classe e dai docenti interni membri della stessa commissione.