Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Matematica, gioie e dolori…in Inghilterra

Un recentissimo studio, presentato sabato scorso, ha rivelato che gli studenti inglesi ottengono, nei test di valutazione in matematica, risultati non dissimili da quelli che ottenevano i loro pari età negli anni Settanta, riferisce la BBC oggi.

Lo studio, effettuato dal King’s College di Londra esaminando 3000 studenti fra gli 11 e i 14 anni, porterebbe a pensare che, l’ossessione degli insegnanti per ottenere nei test finali alti punteggi, in grado di migliorare la classificazione delle loro scuole di appartenenza nella tabella di valutazione delle istituzioni scolastiche, abbia influito negativamente sui reali livelli di competenza posseduti dagli studenti.

Il livello medio di competenza non sarebbe aumentato significativamente anche per la presenza, nelle classi attuali, di studenti in possesso di apprendimenti appena sufficienti che, un tempo, sarebbero stati inseriti in scuole speciali.

Una indagine indipendente invece afferma l’esistenza di reali incrementi, individuati dai rigorosi monitoraggi ufficiali. La sig.ra Diana Johnson, ministro per la scuola, ha rivolto una secca critica alla ricerca svolta dal King’s College: secondo il ministro, una ricerca effettuata su sole 11 scuole non può avere lo stesso valore dei monitoraggi ufficiali che raccolgono i dati da tutte le istituzioni scolastiche inglesi. Secondo Carol Vorderman, presentatrice del programma tv Countdown nonché brillante matematica a capo di un gruppo conservatore che si occupa di valutazione delle competenze in questo campo, i test valutativi sono oggi più facili, mentre studenti e professori universitari da lei intervistati nell’ultimo mese si chiedono se l’incremento di nuovi iscritti con alte votazioni dipenda dalla reale qualità della loro preparazione o piuttosto dall’aver affrontato prove selettive più semplici.

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