Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Matematica: all’esame con la calcolatrice, ma novità in arrivo

Gli esami di maturità si avvicinano, e con essi, per un certo numero di indirizzi, le prove di matematica o fortemente basate su calcoli di tipo matematico. E si ripropone la classica questione dell’uso della calcolatrice scientifica da parte dei candidati. Ammessa, come avviene in un buon numero di Paesi europei, o vietata?

Per la maturità di quest’anno sarà ammessa la calcolatrice cosiddetta ‘non programmabile’, mentre non si potranno usare all’esame le calcolatrici più evolute, e soprattutto quelle grafiche, che consentirebbero al candidato – sostengono i critici – di farsi fare il compito (per esempio disegnare il grafico di una funzione o risolvere un problema) dal congegno elettronico. 

Il fatto è che la distinzione tra calcolatrici programmabili e non programmabili è oggetto di discussione, e c’è in ogni caso in una parte degli insegnanti di matematica una resistenza di principio ad ammetterne l’uso.

Su questi temi è comunque in corso una vasta verifica da parte del Ministero, nell’ambito della riorganizzazione dei programmi in forma di Indicazioni e in particolare sul tema della prova scritta di matematica agli esami di Stato e la sua valutazione. La verifica è seguita a livello nazionale dall’ispettore Emilio Ambrisi, che è anche presidente nazionale di Mathesis, associazione cui aderiscono numerosi docenti di matematica. Per Ambirsi “sarà anche l’occasione  – ha dichiarato al recente congresso internazionale promosso da Casio – per una riflessione collettiva su questo divieto che non sono pochi a chiedere di eliminare ma che al di là delle possibili ragioni, pro o contro, appare alquanto ininfluente rispetto ai contenuti delle tracce proposte”.

Dagli incontri stanno emergendo novità, e una certa maggior propensione degli insegnanti ad utilizzare le calcolatrici, anche grafiche, come strumenti a supporto di un insegnamento/apprendimento della matematica che si ponga obiettivi più ambiziosi e complessi di quelli tradizionali. Certo, anche la didattica dovrebbe essere adeguata, e questo richiede un’attività di formazione in servizio dei docenti particolarmente incisiva.

Insomma, per quest’anno 2011 gli studenti dovranno accontentarsi delle calcolatrici scientifiche classiche, cosiddette ‘non programmabili’, ma già dall’anno prossimo potrebbero esserci novità.

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