Marzana (M5S) a Tuttoscuola: l’8 per mille un nostro successo

Intervista a Maria Marzana, componente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera

Quando e come nasce questa vicenda dell’8 per mille riservato all’edilizia scolastica?

Alla scorsa Legge di Stabilità (L.147/2013) il Movimento 5 stelle ha presentato un emendamento per modificare la legge 222/1985 che regolamenta la disciplina della destinazione dell’8 per mille,  aggiungendo alle quattro tipologie di destinazione già previste (fame nel mondo, calamità naturali, assistenza ai rifugiati, conservazione dei beni culturali) una quinta tipologia: l’edilizia scolastica.

Ciascun cittadino può quindi contribuire in sede di dichiarazione dei redditi alla realizzazione di interventi per mettere in sicurezza e migliorare gli edifici scolastici, donando l’8 per mille allo Stato, il quale lo ripartirà in parti uguali tra le cinque tipologie previste. 

Ora che tutti i passaggi burocratici sono stati compiuti, ogni anno gli Enti locali potranno chiedere il contributo per la ristrutturazione, il miglioramento, la messa in sicurezza, l’adeguamento antisismico e l’efficientemente energetico degli immobili destinati all’istruzione scolastica di proprietà pubblica.

 

La scorsa settimana è arrivato l’ultimo tassello, di che si tratta?

Dopo che lo scorso 23 luglio in Consiglio dei Ministri era stato approvato in forma provvisoria il decreto presidenziale e dopo il parere favorevole delle Commissioni parlamentari di merito, continuava a tardare l’approvazione definitiva del regolamento e la firma del Presidente della Repubblica. Questo passaggio impediva agli Enti locali di procedere alla richiesta delle risorse necessarie per realizzare gli interventi sugli edifici scolastici in quanto non erano ancora disponibili i moduli.

Finalmente il 26 novembre è arrivato l’ultimo tassello, la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del Decreto del Presidente della Repubblica del 17 novembre 2014, n. 172, che adegua il regolamento sulle modalità di accesso all’otto per mille dell’IRPEF a gestione statale, introducendo la categoria dell’edilizia scolastica e fissa, solo per quest’anno, il termine di presentazione dei moduli al prossimo 15 dicembre. A dire il vero una scadenza risicata considerato l’iter procedurale ai quali dovranno attenersi gli Enti locali per compilare la richiesta dei fondi.

 

Concretamente, come si devono comportare gli enti locali interessati?

 Le amministrazione comunali, per le scuole del primo ciclo, e quelle provinciali, per le scuole secondarie, una volta individuati gli interventi, possono procedere alla richiesta dei fondi necessari compilando i modelli di domanda. Dovrà essere descritto l’intervento, precisato il requisito della straordinarietà, forniti i numerosi dati tecnici, indicata la situazione alla data della domanda, nonché espresso e dettagliato l’importo richiesto. I moduli completi in tutte le sue parti dovranno poi essere inviate alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Dipartimento per il coordinamento amministrativo.

 

 Avete pensato ad una qualche forma di controllo della destinazione effettiva delle risorse?

L’esperienza ci sta insegnando che non basta una buona legge per far sì che le cose cambino in meglio. Occorre che tutti i soggetti interessati siano a conoscenza di quella legge, vigilare ed eventualmente intervenire affinché venga applicata correttamente e produca un cambiamento concreto sui territori.

Per questo motivo sin dal finesettimana scorso ho intrapreso il tour “RicostruiAmo la scuola” che coinvolge tutte le provincie siciliane e che si pone l’obiettivo di coordinare con gli attivisti, personale della scuola, genitori, studenti e altri i cittadini le iniziative da attuare in merito alle novità legislative ottenute dal MoVimento 5 stelle che riguardano il mondo della scuola e che necessitano di una serie di adempimenti da parte delle amministrazioni locali e dei dirigenti scolastici per trovare effettiva applicazione.

In merito all’8 per mille all’edilizia avevamo provveduto a protocollare presso gli enti locali una lettera di sollecito, ora procederemo ad una richiesta agli atti per conoscere gli interventi e il finanziamento richiesto. Questa azione ci permetterà di continuare a monitorare tutta la realizzazione del progetto: dalla individuazione dell’intervento richiesto ai finanziamenti, fino alla fine dei lavori.

 

Lei ha in mente qualche esempio a cui darebbe la priorità?

Lo scorso 28 ottobre, all’Istituto Tecnico Rizza di Siracusa, è ceduto il controsoffitto in cartongesso, sotto la pioggia battente. Per fortuna non c’è stato alcun ferito, ma soltanto tanta paura. Anche al liceo Corbino di Siracusa a causa della pioggia i corridoi si sono allagati. Ma gli esempi in giro per l’Italia purtroppo non mancano, quindi, piuttosto che individuare delle priorità, andrebbe realizzato un concreto piano di messa in sicurezza delle scuole su tutto il territorio nazionale. 

 

Si può dire che in questo caso il M5S, senza chiudersi in un fortino di resistenza ad oltranza, ha contribuito a migliorare il quadro scolastico?

Il M5S avanza da sempre proposte volte a migliorare il quadro scolastico e alcune di queste sono diventate leggi dello Stato. Altri successi sono il divieto di inserire nei distributori automatici “cibo spazzatura”, l’obbligo nelle mensa scolastiche di prevedere un’adeguata quota di prodotti biologici e l’introduzione di una nuova generazione di testi scolastici elaborati in modo cooperativo tra docenti e studenti, con strumenti digitali, su piattaforme aperte e prodotti direttamente dalle scuole. Quest’ultima proposta, in particolare, comporterà un risparmio per le famiglie, meno peso per gli studenti nello zaino e soprattutto una nuova esperienza didattica basata sulla cooperazione e sulla costruzione del sapere.