
La recente legge regionale del Friuli Venezia Giulia che ha previsto l’insegnamento facoltativo del friulano nelle scuole statali è stata impugnata dal Governo che ha deciso all’unanimità di chiederne alla Corte cosituzionale la illegittimità.
Sconcerto del governatore regionale Riccardo Illy che riteneva corretta la decisione, in linea con la legge per la tutela delle minoranze linguistiche.
La Uil-scuola regionale che per prima aveva sollevato dubbi di costituzionalità della legge è ovviamente soddisfatta.
Tra i linguisti vi sono posizioni opposte. Da una parte Tullio De Mauro, pur con valutazioni prudenti nei confronti della decisione del Governo, si schiera a favore della tutela della lingua friulana, mentre Francesco Sabatini, presidente della Accademia della Crusca, è di parere diverso, in quanto, a suo dire, “Una lingua veicolare legata a una tradizione regionale è una contraddizione in termini, perché per definizione dovrebbe essere la più ampia possibile, un meta-linguaggio”.
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