Mancate immissioni in ruolo: 80 mila Ata e 26 mila docenti

Passato inutilmente lo spartiacque del 31 luglio per le nomine in ruolo, resta solamente la consolazione di un posto di supplenza annua per circa 180 mila precari tra docenti e personale Ata.

Virtualmente è ancora possibile la nomina in ruolo ai soli effetti giuridici dal settembre 2003 con piena efficacia soltanto dal 1° settembre 2004, ma, dopo il fallito tentativo di conciliazione tra il sindacato autonomo Snals e il Miur del 6 agosto, vi sono pochissime speranze che vi possa essere una risposta del genere e che si possa trovare qualche pur minima soluzione al complicato problema del precariato scolastico che per il sindacato autonomo si sintetizza nel “fattaccio” dei 18 punti, nel rinvio alle calende di una riparatrice soluzione legislativa, nelle mancate immissioni in ruolo di docenti e Ata, nel mancato concorso ordinario per dirigenti scolastici.

Secondo il sindacato autonomo (www.snals.it) le mancate immissioni in ruolo di insegnanti e di personale Ata lascerebbero vacanti più di 100 mila posti, coperti quindi da supplenze annue.

In effetti la stima sindacale non è lontana dal vero: i posti di organico vacanti nel 2002-03 erano 77 mila (76.982) per il personale Ata e 25 mila (24.973) per docenti per un totale di circa 102 mila unità, destinate ad aumentare per il 2003-04 di almeno altre 4 mila unità, nonostante i tagli di organico (vi è la compensazione dei pensionamenti), che fanno ritenere vacanti complessivamente almeno 106 mila posti di cui ben 80 mila per il solo personale Ata e 26 mila per gli insegnanti.

Una simile criticità si è avuta solamente nel 2000-01, quando, in applicazione della legge 124 sul precariato con passaggio degli Ata comunali allo Stato, si registrarono più di 118 mila posti vacanti (docenti e Ata) e oltre 183 mila supplenze annue. Quel record di supplenti annui, docenti e Ata, potrebbe essere, purtroppo, battuto.