Mancano insegnanti: in Italia meno 210mila docenti. La ricerca di France Press

L’agenzia di stampa francese Afp France Press ha effettuato uno studio sulla penuria degli insegnanti. Sono state prese in esame Germania, Costa D’Avorio, Stati Uniti e Italia. Spoiler: mancano insegnanti soprattutto in Costa D’Avorio. E in Italia. Di seguito i dettagli.

Germania

Secondo l’Associazione degli insegnanti tedeschi, all’inizio dell’anno scolastico 2022-23 c’era una carenza di fino a 40.000 insegnanti nelle scuole. Sono interessati tutti i Länder. La carenza dovrebbe peggiorare ulteriormente, a causa di un aumento dell’11,7% del numero di alunni entro il 2035, prevede la Conferenza dei Ministri dell’Istruzione dei Länder. E soprattutto nell’istruzione secondaria e professionale. La carenza colpisce maggiormente alcune discipline (matematica, informatica, scienze naturali, ecc.), secondo la fondazione Bertelsmann.

I sindacati e gli eletti evocano la perdita di attrattività della professione, con scarse possibilità di evoluzione. Negli ultimi mesi sono stati effettuati scioperi a livello locale a Berlino (giugno) o in Sassonia-Anhalt (ottobre).

I sindacati stanno cercando di incoraggiare lo Stato federale ei Länder a investire di più. Di fronte all’”intensificazione” dei compiti degli insegnanti. La presidente dell’Unione tedesca per l’istruzione e la scienza (GEW), Maike Finnern, suggerisce di “ridurre l’orario di lavoro, ridurre le dimensioni delle classi e migliorare la tutela della salute”.

Per attrarre, le regioni offrono aiuti o indennità per alloggio e trasloco: borse di studio nel Brandeburgo (ex RDT), aiuti per i nuovi insegnanti in Turingia (centro-est) ecc. Diversi Länder, tra cui Berlino, si stanno orientando verso la permanenza in massa dei lavoratori temporanei. Alcuni ricorrono ai pensionati, tra cui la Baviera (780 quest’anno, secondo il ministero dell’Istruzione).

Stati Uniti

Negli Stati Uniti, dove la situazione varia da una contea all’altra (nessuna competizione o status unico), la National Education Association, il principale sindacato degli insegnanti, stima una carenza di circa 300.000 insegnanti.

La sua presidente, Rebecca Pringle, sottolinea in particolare la mancanza di “rispetto” per gli insegnanti e “un’adeguata remunerazione”. La situazione è peggiorata con la pandemia e l’inflazione. Le carenze sono particolarmente marcate nelle zone rurali e in alcune discipline (scienza e tecnologia, bambini con bisogni speciali).

I distretti scolastici più colpiti hanno dovuto improvvisare all’inizio dell’anno scolastico. In alcune contee rurali del Texas, la settimana è stata ridotta a quattro giorni di scuola. La Florida ha fatto appello ai veterani. L’Arizona consente agli studenti di insegnare prima della laurea. I distretti si rivolgono a docenti stranieri o in pensione.

Costa d’Avorio

La carenza di insegnanti è attribuita dal Ministero dell’Istruzione alla mancanza di entusiasmo per alcune discipline (scienze, ecc.) o al desiderio di mobilità professionale. Sono state proposte possibili soluzioni: istituire un programma di formazione per insegnanti a doppia vocazione (due materie), assunzione di lavoratori a contratto, talvolta ricorso a volontari in alcune località. Iniziative isolate vengono realizzate negli istituti per utilizzare gli insegnanti in pensione. Il ministero porta avanti anche un progetto di “scuola digitale” (corsi online gratuiti).

Vengono regolarmente organizzate campagne di comunicazione, che il ministero prevede di intensificare. Ha inoltre adottato diverse misure per promuovere la professione (indennità di alloggio, ecc.)

Per lottare contro la cattiva distribuzione del personale docente, ha appena introdotto il reclutamento regionalizzato. Dall’inizio dell’anno scolastico 2023-2024, i candidati firmeranno un impegno decennale che li costringerà a rimanere nella loro area di reclutamento, al fine di ridurre la migrazione verso le aree urbane (principalmente Abidjan).

Italia

In Italia, secondo i sindacati, mancano più di 210.000 insegnanti e 36.000 Personale Ata. Motivi di questa carenza addotti da Giuseppe D’Aprile, segretario generale del sindacato Istruzione della confederazione sindacale Uil: “assunzioni complicate”, “mancata valorizzazione dell’esperienza acquisita”, “retribuzioni basse che non motivano”.

D’Aprile deplora “gli slogan elettorali ei pochi fatti concreti”. Secondo lui, “negli ultimi tre decenni la scuola italiana e il suo personale hanno perso credibilità a causa delle scelte politiche dei vari governi”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA