Mamma e papà al lavoro: le fantasie dei bambini

Da piccoli, per fortuna, il mondo del lavoro è talmente distante che capire cosa fanno esattamente i genitori nella vita non sempre è facile. Eppure forse vale la pena di capire cosa pensano i nostri figli del lavoro che ogni giorno ci porta ore e ore fuori casa.

Una domanda che il blog Viking si è fatta in occasione del 20 novembre, quando viene celebrata in tutto il mondo la Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

Per questo Viking ha deciso di condurre una divertente indagine sulla fantasia dei bambini a confronto con la realtà: un sondaggio su 226 nenitori e i loro bambini di età compresa tra i 2 e i 6 anni. Il risultato è interessante già da un punto di vista numerico: mentre il 72,5% dei genitori pensa che i loro figli sappiano esattamente cosa fanno di lavoro, in realtà le cose non stanno proprio così, anzi.

Ad esempio, l’infermiera in un ospedale psichiatrico, nel racconto della sua bimba è una “persona che risveglia la felicità dentro la testa delle persone”.

“Mio papà è tutto il giorno dentro un frigorifero”, dice un altro bimbo: questo perché il padre lavora come ingegnere elettrico. Ancora “mamma pizzica le persone al lavoro”; naturale, visto che la signora di professione fa la massaggiatrice. Oppure il controllore di volo è un signore che “pompa l’aria tutto il giorno nelle ruote degli aeroplani”.

“Nella fase prescolare il confine tra fantasia e realtà non è così definito”, spiegano Gitty Feddema e Aletta Wagenaar, due psicologhe infantili olandesi. “A questa età i bambini ascoltano volentieri storie e fiabe e, in effetti, il processo mentale messo in atto dai bambini quando ascoltano una fiaba o una storia, non viene modificato. Mentre per l’adulto, che legge un libro fantasy, il processo mentale che si innesca valuta continuamente ciò che si legge, determinando se sia effettivamente possibile nella vita reale. In altre parole, distingue cos’è reale e cos’è finzione”.