Malore per abuso di alcol al liceo Russell, parlano gli studenti: ‘Ci auguriamo che la nostra scuola non venga penalizzata’

Abusa di alcol mentre è a scuola e viene trasportata di corsa in ospedale. Accade la scorsa settimana a una 15enne di un liceo romano, il Russell, nel corso della settimana di didattica alternativa, immediatamente sospesa dalla dirigente scolastica. Le polemiche non hanno tardato ad arrivare: di chi è la responsabilità di quanto avvenuto nel corso della co-gestione? Degli insegnanti? Della preside? Degli studenti? Proprio questi ultimi, oggi, hanno deciso di prendere la parola attraverso la diffusione di un comunicato che riportiamo di seguito.

Il comunicato degli studenti del liceo Russell

«Noi studenti e studentesse del liceo Bertrand Russell sentiamo il dovere di condividere il nostro pensiero in merito all’accaduto di mercoledì, 24 gennaio. Il Russell è una struttura che ospita 1600 studenti e da anni dà ai suoi frequentanti la possibilità di esprimere al meglio la propria individualità e di coltivare i propri interessi. Il nostro liceo è infatti sede di diversi progetti, sia in ambito artistico-letterario, sia in quello scientifico e linguistico.
Il PTOF (Piano Triennale dell’Offerta Formativa) garantisce attività interdisciplinari come progetti di divulgazione scientifica, di cultura umanistica, di cittadinanza, attività sportive, corsi teatrali e scambi culturali (Erasmus +, per citarne uno).
Inoltre, secondo il P.A.A. (Piano Annuale delle Attività) è prevista è prevista la cosiddetta “Settimana di Didattica Alternativa” che, al contrario della vulgata popolare, non è una concessione per evitare l’occupazione, bensì un’opportunità per noi studenti di fare approfondimenti finalmente in maniera autonoma e indipendente, come promotori del nostro apprendimento e non solo come fruitori. Per cinque giorni consecutivi, per due anni consecutivi, preceduti da ulteriori anni di co-gestioni e autogestioni, questa settimana di pausa è stata caratterizzata dall’armonia tra tutti gli studenti, che hanno potuto cogliere l’ennesima opportunità di crescita individuale e collettiva, partecipando a corsi e dibattiti di ogni tipo.
Nonostante tutto ciò che ha da offrire, la nostra scuola non è mai stata tra le più conosciute della città fino a questi ultimi giorni. I fatti di mercoledì 24 gennaio sono gravissimi e hanno lasciato tutti noi senza parole. Nessuno si aspettava che potesse succedere una cosa del genere, meno che mai all’interno della nostra scuola, proprio perché non era mai successo e soprattutto non era in alcun modo prevedibile.
Noi studenti abbiamo avuto modo di confrontarci in merito all’accaduto durante un’assemblea straordinaria concessaci dalla Dirigente per mettere tutto il corpo studentesco al corrente e per esprimere i nostri pensieri.
Nonostante innumerevoli opinioni diverse, abbiamo riscontrato un sentimento comune di irrequietezza al pensiero di cosa questo episodio possa comportare per la nostra scuola.
Ci auguriamo vivamente che non venga penalizzata nei prossimi giorni, mesi e anni per ciò che è successo, ma anzi che possa continuare a proporre ed attuare le proprie iniziative e ad essere l’istituto che da anni garantisce ai suoi abitanti momenti per incontrarsi, condividere idee e prepararsi al futuro».