Maestro addita bimbo di colore in classe: “Guardate quanto è brutto”. Sarà sospeso

Il docente si difende: “Era solo un esperimento didattico”

Un bambino di colore, durante quella che avrebbe dovuto essere una normale mattinata scolastica, viene additato dal suo insegnante. “Guardate quanto è brutto” dice il docente rivolgendosi ai compagni dell’alunno di soli 10 anni. E non finisce qui. Il bambino sarebbe poi stato fatto alzare e mettere davanti alla finestra, spalle alla classe. Il maestro si sarebbe poi difeso: “Si trattava solo di un esperimento sociale. Volevo spiegare la Shoah”. I fatti si sono svolti in una scuola del folignate. L’uomo sarà sospeso dal servizio “in via cautelare”. Il provvedimento – spiegano fonti del Miur riportate da Ansa.it – è in “via di notifica”. L’Ufficio scolastico regionale avvierà il relativo procedimento disciplinare. 

“Siamo stati informati di questo presunto caso e stiamo predisponendo tutti gli accertamenti necessari”, ha detto la dirigente dell’ufficio scolastico regionale Antonella Iunti commentato la vicenda con Ansa. 

“Ho appena presentato un’interrogazione parlamentare al governo – ha dichiarato  in un post sulla sua pagina Facebook il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, di LeU- perché su una vicenda del genere è sempre bene vederci chiaro, fino in fondo. Voglio sapere innanzitutto se questa mostruosità è per davvero accaduta e in che modo. Io mi auguro di no, per il bene di tutti. Ma se fosse vero, l’insegnante andrebbe immediatamente sospeso”.

 “Un’ultima amara considerazione: fino a qualche tempo fa, una cosa del genere non sarebbe nemmeno stata immaginabile. Oggi è tutto sdoganato, è tutto possibile. C’è un clima tale per cui un maestro si sente in diritto in uno dei luoghi fondamentali dello Stato di esprimere razzismo e cattiveria nei confronti dei bambini. Di questo passo – conclude Fratoianni – non resterà più nulla della società italiana e della convivenza civile. Giù le mani dai bambini”.

“Ho chiesto agli uffici di intervenire immediatamente – ha scritto su Twitter il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti -. Le strutture territoriali del Ministero stanno predisponendo provvedimenti urgenti a tutela della serenità degli alunni. La scuola è luogo di inclusione ed è di tutti”.

Anche la sorella del bambino avrebbe subito un comportamento analogo da parte dello stesso docente. I genitori si sono quindi rivolti a un legale e la vicenda potrebbe finire “a breve” anche all’attenzione della magistratura.