Tuttoscuola: Non solo statale

Ma quanto vale il sistema paritario nel sistema nazionale di istruzione?

Da più di un anno in Italia c’è una tesi politica secondo cui l’azione del ministro Moratti è finalizzata a smantellare il sistema pubblico d’istruzione a favore della scuola non statale.
Quando il precedente Parlamento tagliava organici alla scuola con le leggi Finanziarie, si trattava di una necessaria e sgradita azione di razionalizzazione. Quando i tagli agli organici li fa questo Parlamento, si tratta, per qualcuno, di attacco alla scuola pubblica.
Sarà, ma sembra, più che un dato reale, un giudizio su interpretazione di intenzioni.
Un dato è certo: la scuola non statale è più che mai sotto i riflettori e viene guardata con sospetto, nonostante, ad esempio, dai primi impatti con la riforma non trae grandi vantaggi, visto che gli anticipi sembrano richiamare più iscritti verso la statale, facendo anche cadere le domande delle primine che sono state per tanto tempo un business delle private.
Alla vigilia della grande riforma del sistema di istruzione quale è dunque il rapporto di forze in campo tra statale e non statale?
Se si guarda alle classi funzionanti le non statali rappresentano in media l’11,16% del totale delle classi funzionanti con punte estreme delle scuole dell’infanzia che toccano il 38,35% delle sezioni dell’intero settore a fronte del 3,36% delle classi nella scuola media.
Gli alunni sono in proporzione al numero delle classi con un rapporto di poco superiore (11,54% del totale dei ragazzi iscritti).
Forse è bene ricordare che quando si parla di scuola non statale ci si deve riferire soprattutto alle scuole dell’infanzia (religiose, laiche e comunali) che da sole rappresentano più del 60% dell’intero sistema della non statale.
Alunni per tipo di gestione a.s. 2001-2002 Natura della scuola Classi v.a. Classi % Alunniv.a. Alunni% Non statale 47.025 11,16% 992.746 11,54% Statale 374.351 88,84% 7.607.959 88,46% Totale 421.376 100,00% 8.600.705 100,00%

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