Ma quante sono le aree dirigenziali…

8 aree dirigenziali nel pubblico impiego. Finora erano 5, ma l’ARAN la scorsa settimana ha presentato ai sindacati un’ipotesi di "rimodulazione" che le porterebbe a 8, ciascuna naturalmente con le sue peculiarità.
Si aggiungerebbero le 3 aree dirigenziali della Presidenza del Consiglio, delle Agenzie fiscali ed enti non economici (come le Authorities) e del comparto comprendente università ed enti di ricerca. Tre aree "forti", rispetto alle quali l’area V, quella della dirigenza scolastica, rischia di veder "preservata la sua specificità" non tanto nel senso positivo del rispetto della particolare funzione svolta dai dirigenti scolastici, garanti dell’autonomia delle scuole (lettura CGIL-CISL-UIL), quanto nel senso negativo dell’aumento della frammentazione contrattuale e della difficoltà di "perequare" le retribuzioni dei dirigenti all’interno del macrosettore della dirigenza pubblica (lettura ANP-CIDA). Ciascuna area, in effetti, avrà il suo tavolo negoziale, e sarà più difficile accorciare le distanze con quelle tradizionalmente privilegiate.
All’area V verrebbero aggregati i dirigenti degli Istituti di Alta Formazione (Conservatori, Accademie, ISIA), che quindi dal punto di vista contrattuale tornerebbero a condividere la sorte dei dirigenti scolastici. Come prima che il settore fosse inquadrato nel dipartimento università e ricerca con la denominazione, un poco altisonante, di "Alta Formazione Artistica e Musicale" (AFAM).