Ma la nuova alternanza scuola-lavoro non si svolge soltanto in azienda
Susanna Camusso, leader della Cgil, ha espresso alcune considerazioni critiche sull’istituto della alternanza scuola-lavoro prevista dalla legge 107/2015 che, a suo dire, è stato mal concepito.
L’alternanza scuola-lavoro – ha affermato – va fatta, ma non solo in azienda: anche in un museo o in una biblioteca, perché l’Italia ha una grande ricchezza culturale a disposizione. Bisogna aumentare il programma d’istruzione, non brindare alla diminuzione delle iscrizioni all’università.”
A dir la verità quanto auspicato dalla Camusso è proprio previsto nella Buona Scuola al comma 34 dove si prevede che l’alternanza si possa svolgere non solo in azienda e nel terzo settore.
34. All’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77, dopo le parole: «ivi inclusi quelli del terzo settore,» sono inserite le seguenti: «o con gli ordini professionali, ovvero con i musei e gli altri istituti pubblici e privati operanti nei settori del patrimonio e delle attività culturali, artistiche e musicali, nonché con enti che svolgono attività afferenti al patrimonio ambientale o con enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI».
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