M5S: Precari #Ripartiamo da qui

Dopo il convegno di ieri alla Camera per cercare soluzioni al precariato

Dopo l’incontro alla Camera per esaminare i problemi dei precari, i deputati del Movimento 5 Stelle hanno rilasciato un comunicato che traccia la linea d’azione per i prossimi mesi

“Quello di ieri è stato un appuntamento davvero importante, che nel tempo potrebbe portare a risultati concreti fino ad ora soltanto immaginabili: abbiamo percepito l’unità delle varie categorie storicamente in lotta tra loro: TFA e PAS, diplomati magistrale e laureati in Scienze della Formazione. Per la prima volta tutti insieme i precari della seconda fascia, insieme a quelli delle GAE e della terza fascia, hanno iniziato a riflettere sull’opportunità di creare un coordinamento nazionale di precari che porti avanti una battaglia condivisa”.

“Il convegno “Seconda fascia: #RipartiamoDaQui”, che abbiamo organizzato ieri alla Camera, – scrivono i deputati penta stellati – aveva un obiettivo fondamentale: compattare il fronte degli insegnanti per scardinare la logica del “divide et impera”. In tal senso, il primo passo è stato compiuto. Adesso bisogna insistere, strutturare le proposte, condividerle, create una rete. Solo così il governo Renzi potrà essere messo con le spalle al muro e costretto a fare un passo indietro”.

Il nuovo concorso del 2016 – osservano i parlamentari – viene bandito per 60mila posti e vedrà la partecipazione di 200 mila candidati; conseguentemente si creerà, secondo i deputati, una nuova categoria di 120mila esodati della scuola.

Quali proposte per il precariato?

“Una delle proposte principali emerse ieri è stata quella di prevedere, dopo il concorso del 2016, un doppio canale per le immissioni in ruolo: da concorso per i non abilitati e da scorrimento delle graduatorie per la seconda fascia”.

Nell’immediato i parlamentari M5S hanno un’altra proposta: “prevedere una fase D del piano di assunzioni, che consenta l’immissione in ruolo degli abilitati sugli 8mila posti che non sono stati assegnati ai docenti GAE. Questa proposta, tra l’altro, è contenuta in un emendamento alla legge di Stabilità a firma Silvia Chimienti”.