L’orario del nuovo liceo linguistico potrebbe ridurre quasi 800 cattedre

Nell’attuale ordinamento non esiste il liceo linguistico che, tuttavia, attraverso le sperimentazioni si è diffuso ugualmente, dopo aver percorso molti anni fa i primi passi in istituti non statali.

Soprattutto gli ex-istituti magistrali, oltre ad adottare la sperimentazione del liceo psico-pedagogico hanno adottato quello del linguistico, con l’orario settimanale di 35 ore ogni classe.

Un orario nominale che quasi sempre è stato ridotto a 30 ore effettive di lezione, senza obbligo di recupero per studenti e professori ( http://www.tuttoscuola.com/ts_news_398-2.doc ).

Con la riforma, l’orario settimanale sarà di 27 ore effettive nel biennio iniziale e di 30 ore nel triennio successivo. Cosa cambierà per gli studenti?

Avranno tre ore in meno a settimana (mezzora al giorno) per i primi due anni di corso, stando a scuola, in questo modo, 99 ore di meno all’anno nel biennio.

Ma nel triennio successivo la durata settimanale delle lezioni sarà uguale a quella attuale (30 ore), senza aumenti orari.

Per i docenti la differenza sarà, invece, notevole perché la docenza nominale (35 ore a settimana), su cui si costruisce l’organico effettivo, scenderà drasticamente per il primo biennio di 8 ore e nel triennio successivo di 5 ore.

Se si considera il numero attuale di classi funzionanti nei licei linguistici, si può calcolare grosso modo il minor numero di ore di docenza necessarie (3.834 ore per il primo anno di corso, 3.720 per il secondo).

Questo significa che nel 2010-11, con il contemporaneo avvio a riforma delle classi del biennio iniziale, nei nuovi licei linguistici si potrebbero, dunque, risparmiare in un solo colpo circa 420 cattedre (213+207). Nel triennio successivo se ne potrebbero risparmiare complessivamente altre 364 (126+120+118): nel complesso circa 780 cattedre in meno tra il 2010 e il 2013.