Lista ‘stupri’ al liceo Giulio Cesare di Roma: indagini in corso. La preside: ‘La scuola non è un luogo violento’

La scritta con il titolo “Lista stupri”, comparsa nei giorni scorsi sul muro del bagno maschile del liceo Giulio Cesare di Roma e immediatamente cancellata, continua a scuotere la scuola e l’opinione pubblica. Le indagini della Squadra mobile proseguono mentre studenti, famiglie e dirigenza si confrontano su responsabilità, clima interno e tutela delle vittime. Il caso – segnalato per primo dal collettivo studentesco Zero Alibi, che ha rimarcato da subito una possibile matrice politica – si intreccia con la campagna elettorale per i rappresentanti d’istituto e con le iniziative del liceo contro la violenza di genere. 

Secondo quanto ricostruito dalla dirigente scolastica Paola Senesi e riportato agli inquirenti, la scritta sarebbe stata fotografata da uno studente che, entrato nel bagno, si sarebbe imbattuto nell’elenco contenente i nomi di otto ragazze e un ragazzo. Il giovane, invece di informare subito un docente, avrebbe rimosso di sua iniziativa la scritta – forse con la mano inumidita o con un fazzoletto – cancellando qualsiasi traccia utile alle indagini. Rimane soltanto la foto da lui scattata, ora agli atti. Proprio per chiarire tempi, modalità e ragioni del suo comportamento, il ragazzo sarà convocato in Questura nelle prossime ore. Parallelamente, due famiglie delle vittime hanno già presentato denuncia. Anche gli altri genitori potrebbero farlo presto.

La Procura minorile e quella ordinaria riceveranno nei prossimi giorni gli atti: i reati ipotizzati sono minacce aggravate e istigazione a delinquere. Le fonti investigative non escludono una motivazione politica: alcune delle vittime sono attiviste contro la violenza sulle donne e erano presenti ai presìdi studenteschi durante la campagna elettorale per i rappresentanti d’istituto. Tra le piste principali, quella che porta a uno studente di 14 anni, considerato “facilmente influenzabile”, che avrebbe agito spinto da ragazzi più grandi. Tuttavia, non è esclusa la presenza di un “mandante esterno” o di un gruppo. Se necessario, potrà essere disposta una perizia grafologica.

Nel frattempo, la vicenda ha attirato anche commenti misogini su TikTok, con nickname anonimi e messaggi di sostegno all’autore della lista.

Durissime e dense di significato le parole dei genitori delle ragazze prese di mira, raccolte in una lettera letta in tutte le classi. Un passaggio riassume il senso profondo della ferita inferta: “Lo avete fatto perché sono persone che pensano, si organizzano e hanno opinioni politiche che forse vi disturbano. E siccome non sapevate come rispondere alle loro idee, avete risposto ai loro corpi. Minacciandoli.” La lettera interroga direttamente i responsabili, ma anche gli adulti di riferimento: “I vostri genitori vi hanno forse insegnato che il dissenso politico si risolve con la minaccia sessuale? Se è così, hanno fallito.” Un testo che ha scosso la scuola più della cronaca stessa, riportando al centro la dimensione educativa e la fragilità dei modelli relazionali che circolano fra gli adolescenti.

La dirigente scolastica, Paola Senesi, ha replicato con una nota pubblicata sul sito dell’istituto. Una parte del testo contiene precisazioni che meritano di essere riportate integralmente, perché inseriscono l’episodio in un percorso educativo più ampio.

Il comunicato ufficiale del Liceo Giulio Cesare

“La scritta ottusa e scriteriata apparsa nei giorni scorsi all’interno di un bagno maschile del Liceo Giulio Cesare di Roma ha suscitato molte reazioni mediatiche.
(…)
Il Liceo valorizza attività anche creative per il riconoscimento della pari dignità tra uomo e donna, cui partecipa massicciamente il corpo studentesco insieme con i docenti. Tra le iniziative, il progetto nazionale Pari e dispari: due insiemi, un gioco, avviato nel 2017/18 e proseguito negli anni: un percorso che ha prodotto un decalogo e un’inchiesta giornalistica.
Numerosi i convegni e i flashmob degli ultimi anni, con attenzione costante a informazione, formazione e sensibilizzazione. A ciò si aggiunge l’attuazione delle linee guida ministeriali su Educazione civica, relazione e rispetto, e iniziative sulle pari opportunità anche in ambito lavorativo.
Da evidenziare l’attività promossa il 25 novembre 2025 con il Rotary Club Roma Experience Academy, con ampia partecipazione degli studenti.
È lecito ipotizzare che la scritta possa essere una reazione all’incisività di tali iniziative.
Il Liceo non è indifferente alla problematica ed è impegnato costantemente in iniziative mirate a incrementare il reciproco rispetto tra uomo e donna e a contrastare ogni forma di violenza.
Il Liceo Giulio Cesare non è certo una scuola connotata da un clima di violenza.”

La dirigente rivendica dunque l’impegno consolidato dell’istituto su parità, educazione alla relazione e prevenzione della violenza, respingendo l’idea di una scuola “indifferente” o “complice”.

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