L’insegnante: ‘Lascia la scuola, se sei gay’. E il ministro manda un’ispezione

A Gela, complice il solito filmato realizzato da un compagno, un ragazzo di 17 anni sarebbe stato invitato dal suo docente di italiano a non farsi vedere più a scuola, perché da gay turbava l’andamento delle lezioni.

La storia, che la vittima, aiutata dai genitori, ha raccontato ai carabinieri, è l’esatto capovolgimento di quella accaduta qualche mese fa a Palermo, dove una professoressa ha punito un ragazzo di 12 anni costringendolo a scrivere cento volte su un quaderno “sono un deficiente”. E questo perché aveva dato del gay a un compagno di classe.

La vicenda era finita in tribunale, dopo una denuncia e una richiesta di risarcimento da parte dei genitori del ragazzo punito, e si è da poco conclusa con l’assoluzione dell’insegnante. Quanto riferisce il diciassettenne di Gela a proposito delle parole della prof di italiano (“Vai a casa e non venire più a scuola perché sei un gay”) ha preoccupato il ministro dell’istruzione Giuseppe Fioroni, che ha deciso l’invio a Gela di un ispettore del ministero, il quale già nelle prossime ore dovrebbe fare un primo rapporto.