L’innalzamento dell’obbligo paga (ma non in Sardegna)

Anche in questo nuovo anno scolastico che si avvia, continuano ad aumentare gli studenti degli istituti d’istruzione secondaria di II grado in tutte le regioni, ad eccezione della Sardegna.
Complessivamente, secondo i dati provvisori raccolti dal ministero dell’istruzione e rielaborati da Tuttoscuola, regione per regione per ogni settore scolastico (Alunni scuole statali anni scolastici 2001/02 e 2002/03), l’aumento dovrebbe essere di oltre 62 mila unità. Questa conferma di incremento nelle superiori, iniziato dal 1999, è la prova del successo dell’innalzamento dell’obbligo scolastico introdotto dalla legge n. 9 del 1999.
I ragazzi, costretti ad iscriversi dopo la scuola media alla prima superiore, nella maggior parte dei casi continuano anche la frequenza delle classi successive e sono così recuperati all’istruzione per un periodo molto più lungo di quanto avveniva in precedenza.
Negli altri settori si registrano variazioni di segno opposto, prevalentemente di incremento al nord e di decremento al sud. La Sardegna registra invece una preoccupante flessione in tutti gli ordini di scuola.
Sono però in generale gli scolari della scuola elementare che risultano di numero complessivamente inferiore di circa 21 mila unità a quello dell’anno scorso, pur aumentando in tutte le regioni del nord. E il calo dell’elementare è un campanello d’allarme per le ripercussioni che si potranno avere nei prossimi anni in tutti i successivi ordini di scuola. Al sud soprattutto.