Licei professionalizzanti: la proposta della Lega al vaglio del Senato
Promuovere l’istituzione di “Licei professionalizzanti” nelle versioni classica e scientifica, che offrano competenze avanzate nei settori della sanità umana e veterinaria, delle scienze e tecnologie applicate, informatiche, fisiche e matematiche. Il disegno di legge presentato dalla Lega, è articolato in 5 articoli e ha iniziato il suo iter in commissione Istruzione al Senato. Tra i firmatari figurano Cantù, Marti, Romeo, Bergesio, Bizzotto, Bongiorno, Borghesi, Garavaglia, Stefani, Bucalo e Occhiuto, secondo cui “La formazione culturale di alto livello offerta dai licei, in un’ottica innovativa, meritocratica, digitale e globale, non dovrebbe essere separata dalla possibilità di fornire percorsi formativi che rispondano alle nuove esigenze del mondo lavorativo, che saranno poi perfezionati in ambito universitario per colmare la mancanza di alta professionalizzazione nel sistema”.
Il Ddl, secondo quanto riporta IlSole24Ore, prevede l’introduzione dell’opzione professionalizzante nei Licei classici e scientifici, fornendo agli studenti competenze avanzate in materie scientifiche, sanitarie, fisiche e matematiche, con almeno 40 ore annuali di insegnamento nel secondo biennio e nel quinto anno, di cui almeno venti in collaborazione con esperti del settore. Il testo fa riferimento anche alla riforma dell’accesso alle facoltà di Medicina e Veterinaria. “In considerazione delle criticità del sistema attuale di accesso a numero chiuso, è essenziale migliorare la preparazione e l’orientamento degli studenti dei licei classici e scientifici, spesso non pienamente consapevoli delle proprie inclinazioni e influenzati da tradizioni familiari o da presunti prestigio sociale e prospettive di guadagno“. Secondo i senatori, è necessario quindi un cambiamento programmatico dell’offerta formativa liceale, passando da una formazione “indifferenziata” a una “specialistica”. Il ddl di riforma dell’accesso a Medicina sarà approvato in commissione Sanità al Senato nei prossimi giorni e a settembre sarà esaminato in Aula, per poi passare alla Camera.
L’opposizione ha però già espresso forti critiche. Aurora Floridia (Avs) ha definito, per esempio, la proposta come “un altro disastro targato Lega, che speriamo venga presto ritirato. Dopo il fallimento del Liceo Made in Italy, ora il partito del Carroccio vuole rendere la formazione liceale più utilitaristica, smantellando il valore universale dello sviluppo di una mentalità flessibile, analitica e critica, oggi più che mai necessaria nel mondo del lavoro. Questa iniziativa rischia di trasformare i licei in ulteriori istituti di formazione professionale“. Anche i Cinque Stelle hanno criticato duramente la proposta, definendola come l’ennesima dimostrazione di una maggioranza che non valorizza gli investimenti in istruzione e non riconosce l’importanza degli apprendimenti: “Con questo provvedimento la scuola viene ridotta a luogo per sfornare lavoratori, quasi dovesse sostituire i centri di addestramento professionale del passato. In assenza di risorse pubbliche si punta ai finanziamenti privati da parte dell’industria territoriale. Ma non si tratterà di investimenti, perché non ci sarà alcun affiancamento di lavoratori nel corso della formazione e l’azienda potrà avvalersi di risorse continue da parte delle scuole. Noi ci opponiamo e continuiamo a credere nella scuola come luogo di formazione di persone con pensiero critico per orientarsi in un mondo sempre più complesso”, ha dichiarato il deputato M5S Gaetano Amato intervenendo in aula.
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