Licei di 4 anni: sì condizionato dell’Andis

L’Andis, Associazione nazionale dei dirigenti scolastici, approva la sperimentazione della riduzione del percorso liceale a 4 anni, ponendo però alcune condizioni, a cominciare dalla necessità di estenderla anche a istituzioni statali e di prevederne una consistente diffusione sul territorio.

Solo una sperimentazione concreta, autorizzata in situazioni specificamente motivate – precisa il presidente dell’Andis, Gregorio Iannaccone – può fornire indicazioni sulle soluzioni da dare ai problemi concreti, di natura didattica e organizzativa, relativi all’utilizzo dell’organico, alla mappatura e alla certificazione delle competenze di profilo dello studente in uscita, al rapporto con l’Università, in una logica di massima flessibilità”.

Proprio sulla questione dell’organico, argomento che sta tanto a cuore ai sindacati degli insegnanti, Iannaccone dichiara che “è necessario che la sperimentazione dia indicazioni sull’utilizzo del personale da reimpiegare, perché il” risparmio” di personale deve essere reinvestito nella scuola per garantire spazi di opzionalità in un modello in cui gli studenti diventino protagonisti almeno di una parte di scelte formative, impossibili con un organico blindato sulle cattedre. Per poter sperimentare anche questa opportunità è indispensabile un aumento di organico che  “simuli” l’organico disponibile a regime dopo 4 anni”.

Poste queste condizioni, l’Andis valuta positivamente la sperimentazione, che con tutta evidenza ha un valore strategico per tutto il sistema del secondo ciclo, devono costituire la base per una discussione  aperta ed approfondita tesa al rinnovamento delle strutture organizzative e a una revisione dell’utilizzo dell’organico che deve realmente essere reso funzionale alla didattica laboratoriale  e integrata con il territorio, così come delineata nelle Linee guida per l’istruzione tecnica e professionale e, parzialmente, nelle Indicazioni nazionali per i Licei”.