L’Europa della scuola in cerca di Qualità

L’ENQA-VET (European Network on Quality Assurance in Vocational Education and Training), la rete europea varata nel 2005 a sostegno dello sviluppo della qualità dei sistemi di istruzione e formazione professionale funzionanti nei Paesi membri dell’UE (vicepresidente è l’italiano Giorgio Allulli), opera attraverso diversi strumenti, tra i quali si vanno affermando per originalità ed efficacia i PLAs (Peer Learning Activities).

Si tratta di riunioni di due-tre giorni, organizzate di volta in volta in uno dei diversi Paesi aderenti alla rete (attualmente 23, tra membri effettivi e candidati), in occasione delle quali il Paese ospitante presenta ai rappresentanti degli altri Stati membri della rete alcune sue esperienze significative in una determinata area tematica riguardante la qualità della formazione. A partire da queste esperienze si sviluppano le attività del gruppo, che opera, assistito da un esperto europeo, con la tecnica del confronto e dell’apprendimento cooperativo tra pari.

L’ultima riunione si è svolta la scorsa settimana in Germania a Fulda, nel Land dell’Assia, ed ha avuto per oggetto le procedure di assicurazione della qualità nella valutazione dei sistemi formativi. In molti dei 13 Paesi intervenuti, come ha mostrato Orazio Niceforo nella sua relazione comparativa sui diversi sistemi di valutazione, ci si sta ponendo – a partire dai primi anni 2000 – il problema di come passare da sistemi di valutazione fondati su un approccio essenzialmente statistico-quantitativo a sistemi capaci di cogliere gli aspetti qualitativi, gli elementi dinamici e di miglioramento dei processi, oltre che dei risultati.

La notevole diversità dei punti di partenza e delle strategie adottate (dal modello finlandese, totalmente decentrato, privo di standard e di controlli, a quelli dei Paesi dell’Est europeo, che devono fare i conti con modelli tradizionalmente accentrati e burocratizzati) non costituisce un ostacolo: anzi – ed è questo il “valore aggiunto” della metodologia “Peer Learning” – consente di misurare sul campo punti di forza e di debolezza di ciascun sistema, e di cooperare nell’individuazione di soluzioni utili per tutti. Oltre che nella condivisione della metodologia europea proposta da ENQA-VET, fondata sul “circolo della Qualità” (Progettazione-Realizzazione-Valutazione-Revisione), che va applicato ricorsivamente in tutti i processi di innovazione.