L’Enam verso il rinnovo degli organi

L’Enam (Ente Nazionale di assistenza magistrale) a gennaio va al voto per il rinnovo del consiglio nazionale di amministrazione e dei 103 comitati provinciali.
Per il rinnovo degli organi dell’ente hanno diritto di voto gli insegnanti e i dirigenti scolastici iscritti, tutti rigorosamente appartenenti ai ruoli delle scuole dell’infanzia e primaria.
L’Enam è un ente a cui sono iscritti per legge tutti i docenti di ruolo della scuola dell’infanzia statale e della scuola primaria, oltre al personale dirigente (ex-direttori didattici): sono 321.706 iscritti al febbraio 2005 che versano mensilmente all’ente lo 0,80% del proprio stipendio.
L’Ente incassa da questi suoi iscritti ogni anno circa 52 milioni di contributi che in parte impiega in attività di assistenza (soggiorni, borse di studio, assegni per malattia, ecc.).
Automaticamente l’Enam aumenta gli introiti ad ogni rinnovo contrattuale. Con il contratto biennale da poco approvato e in attesa di liquidazione, dovrebbe quindi aumentare le proprie entrate di oltre il 5% (2,6 milioni all’anno).
Il consiglio di Amministrazione e i comitati provinciali sono gestiti dai rappresentanti della categoria (sindacati e associazioni).
Quattro anni fa il presidente dell’Enam, Renato D’Angiò, aveva lanciato l’idea di un grande ente per tutto il personale della scuola che avrebbe dovuto comprendere, oltre ai docenti della primaria e dell’infanzia, anche quelli della scuola secondaria e, fors’anche, il personale Ata.
Ma l’idea del grande Enam, apprezzata anche dallo stesso ministro Moratti, è rimasta sulla carta, soprattutto per problemi di ordine legislativo.