Leggereste a scuola un libro che parla di un ragazzo gay?

C’è un libro per ragazzi che sta destando scalpore, nella “liberal” Gran Bretagna di Tony Blair. Si chiama “Strange boy”, ed è la storia di un ragazzo di 10 anni che scopre, mentre i genitori stanno divorziando, di provare attrazione sessuale verso un suo coetaneo. Ne dà notizia il Times Educational Supplement di questa settimana (www.tes.co.uk). Il libro autobiografico di Paul Magys descrive bene i pensieri, le sensazioni, le angosce, le speranze, i progetti del giovane che scopre la sua ‘diversità’. Lo stile misurato dell’opera, e l’attenzione per i risvolti psicologici ed emotivi della vicenda narrata ha fatto sì che il libro sia stato considerato adottabile da alcune scuole.
Nel dibattito che si è subito sviluppato è intervenuto lo stesso autore, che ha espresso il timore che il suo libro possa essere vietato a norma della Sezione 28 del Local Government Act del 1988, che impedisce “la promozione intenzionale dell’omosessualità” da parte delle scuole.
A favore del divieto si è schierata la Christian Alliance, per la quale “il matrimonio è l’unico contesto ammissibile per le attività sessuali”. Ma la Church of England, cui fanno capo 200 scuole secondarie e ben 4.500 primarie, è apparsa più aperta. Un suo portavoce ha detto che anche la problematica dell’omosessualità fa parte di una corretta educazione sessuale, e che il libro può essere adottato, a condizione che i “governors” (membri del consiglio scolastico, nel quale sono rappresentati anche i genitori) siano d’accordo.