Legambiente esprime timori per le scuole di montagna e piccole isole

Subito un tavolo in Conferenza unificata sui problemi dei presidi scolastici montani e delle piccole isole“. A chiederlo è Legambiente evidenziando come sia partito dal piccolo comune umbro di Montegabbione l’appello per salvare le scuole di montagna e la richiesta per l’istituzione in sede di Conferenza unificata di un tavolo che affronti in maniera specifica la situazione e i bisogni dei presidi scolastici montani e delle piccole isole.

Nel giorno in cui la Camera approva un testo per la tutela e la riqualificazione dei centri storici dei comuni sotto i 5.000 abitanti per scongiurare lo spopolamento dei piccoli borghi, Legambiente, Anci Umbria, Uncem Umbria, Comune di Montegabbione e Provincia di Terni, si legge nella nota, presentano il Documento di Montegabbione che illustra le criticità delle scuole di montagna e pone l’attenzione sul loro grande valore di presidi socio-culturali.

L’ultima manovra finanziaria contiene pesanti tagli per l’istruzione e le risorse degli Enti Locali – afferma Vanessa Pallucchi, responsabile scuola e formazione di Legambiente – che colpiscono proprio le scuole delle piccole isole e dei comuni montani. Chi ha formulato queste norme dimostra di non conoscere il funzionamento reale della scuola e di non avere a cuore la promozione e conservazione di presidi scolastici di qualità anche nelle aree montane, così strategiche per uno sviluppo sostenibile ed equilibrato del Paese. Chi ha proposto questi tagli dimostra di non voler realizzare quei principi di inclusione e pari opportunità previsti dalla Costituzione“.

Abbiamo chiesto – prosegue Pallucchi – il ritiro di questi provvedimenti e la ripresa in sede di Conferenza unificata Stato-Regioni di una seria riflessione sui problemi del dimensionamento scolastico, che tenga conto delle competenze in questo campo degli Enti Locali e della necessità di riorganizzare la rete scolastica nei piccoli comuni e nelle aree montane superando la fase delle ‘deroghe’, ed elaborando invece, parametri specifici per queste realtà territoriali che sono a rischio di spopolamento e isolamento“.

Un rischio non da poco se si considera che l’Italia è costituita da montagna e collina per il 74% del territorio e che il 52% degli 8.101 comuni italiani sono comuni montani (tra questi, 655 sono considerati parzialmente montani e 3.546 totalmente montani).