L’eco dei fatti di montagna ha contagiato anche le supplenze brevi

La situazione convulsa del provvedimento per le graduatorie permanenti, con l’incidente di percorso del punteggio di montagna e con la conseguente ricerca di ulteriori correttivi per contenere ritardi e disfunzioni per le nomine in ruolo, non poteva non avere ripercussioni sul provvedimento per le graduatorie di circolo e d’istituto per supplenze brevi.
La prima conseguenza è stata l’emanazione forzatamente tardiva del provvedimento (decreto ministeriale 28 luglio 2004, n. 64), caduta nel pieno del periodo feriale, con l’effetto di protrarre la scadenza di presentazione delle domande di iscrizione al 10 settembre, come da parte sindacale si chiedeva.
Qualche effetto sulla regolarità di avvio delle lezioni potrebbe esserci, con rischio, infatti, di nomine provvisorie di supplenti a cui potrebbero subentrare gli aventi titolo a graduatorie definite.
Proprio la circostanza dell’emanazione tardiva ha prodotto l’altra conseguenza spiacevole: non poter mettere mano al regolamento per le supplenze emanato nel 2000, che in questi tre anni scolastici è stato l’incubo delle segreterie delle scuole elementari per le procedure di nomina.
I sindacati avevano da tempo richiesto correttivi in merito (riduzione drastica del numero di istituzioni richiedibili da parte dei supplenti, fissazione del domicilio nella provincia prescelta e altre forme deterrenti per snellire le procedure di chiamata).
Il Miur ha dovuto necessariamente rinunciare ad accogliere le richieste, perché questo avrebbe allungato enormemente i tempi di approntamento delle graduatorie con sovraccarico di lavoro dei CSA, già da diverso tempo al limite di funzionamento.
Un rinvio di modifica – non apprezzato dai sindacati – che peserà sulla funzionalità delle segreterie scolastiche e che si dovrà cercare quanto prima di recuperare.