Lecce, studente muore a scuola per il cedimento di una superficie

Voleva recuperare il suo giubbotto Andrea De Gabriele, lo studente 17enne precipitato nel vuoto dopo aver messo i piedi su un pozzo luce ricoperto da una rete, piuttosto sottile, posta a protezione e incapace di sopportare il peso di una persona. Il ragazzo, di Campi Salentina e residente a Veglie (Lecce), è quindi caduto nell’ambiente sottostante alla zona esterna adibita alle attività di educazione fisica della succursale del liceo scientifico ‘De Giorgi’, in via Delle Anime, a Lecce.

Andrea De Gabriele – sempre secondo quanto si è saputo finora – avrebbe preso una sedia e si sarebbe arrampicato sulla inferriata, scavalcandola: appena è sceso dall’altro lato la copertura non ha retto il peso ed ha ceduto, facendo precipitare nel vuoto il ragazzo pare per una quindicina di metri. Il 17enne, trasportato da un’autoambulanza, è giunto in fin di vita nell’ospedale ‘Vito Fazzi’ di Lecce dove i medici hanno tentato invano per 30 minuti di rianimarlo.

Un primo comunicato di commento è stato diffuso da Cittadinanzattiva, che trae spunto dai propri dati e da quelli del Rapporto di Legambiente, oltre che da tragedie come quella di Lecce per ribadire la proposta che si renda concreta l’opportunità per i cittadini di destinare parte dell’8 per mille di competenza statale per interventi di edilizia scolastica, come approvato nell’ultima legge di stabilità.