Le situazioni epidemiologiche diverse richiedono soluzioni differenziate per le scuole

Nel documento unitario dei maggiori sindacati rappresentativi, rilasciato al termine dell’incontro in video conferenza con la ministra Azzolina e il commissario Arcuri, viene affermato, tra l’altro, che “Non è pensabile una gestione solo centralistica per situazioni che si presenteranno in modo molto differenziato da territorio a territorio: al livello centrale spetta definire indicazioni chiare e soprattutto assicurare la necessaria dotazione di risorse al sistema, ma vanno resi pienamente operativi da subito tutti i livelli territoriali”.

Negli ultimi due mesi, da quando dopo un serrato confronto con le Regioni erano state emanate il 26 giugno le Linee Guida per la pianificazione delle attività scolastiche in vista del nuovo anno scolastico, il prospettato coordinamento tra i diversi livelli territoriali sembra essere rimasto sostanzialmente al palo.

Quel documento affermava infatti “Il Ministero dell’Istruzione promuove e cura un sistema di coordinamento, a livello nazionale e periferico, con gli Enti Locali, le autonomie territoriali, le parti sociali, le istituzioni scolastiche, e tutti gli autori istituzionali coinvolti nell’ambito del sistema di istruzione e formazione. A livello nazionale, il Ministero proseguirà il proficuo lavoro già avviato in sede di “Cabina di regia COVID-19”, unitamente con Regioni ed Enti locali, al fine di operare un adeguato coordinamento delle azioni su tutto il territorio nazionale”.

Ma in effetti il maggior peso delle scelte e delle decisioni si è concentrato sempre più sul ministero dell’istruzione, caricando anche di responsabilità politica la stessa ministra Azzolina. Della stessa cabina di regia, presieduta dal prof. Bianchi, che avrebbe dovuto rilevare situazioni e soluzioni territoriali da indicare alla ministra, non si hanno più notizie (come il famoso cruscotto che avrebbe dovuto aiutare le scuole a misurare la capienza regolare delle aule).

In un quadro epidemiologico che di giorno in giorno si differenzia sul territorio con possibili riflessi anche sul sistema scolastico, occorre fin d’ora distribuire responsabilità di valutazione e decisione ai diversi livelli istituzionali, affidando agli USR, d’intesa con Regioni ed Enti locali, l’onere delle scelte a fronte di situazioni direttamente accertate e verificate. 

Decentrare scelte e responsabilità è quanto mai necessario in questa situazione di estrema incertezza.