Le primavera partono, finalmente

L’accordo sulle sezioni primavera, il servizio educativo per bambini tra i due e i tre anni, in sperimentazione da un paio d’anni e del quale si erano perse le tracce, arriverà il 2 luglio al pre-esame della Conferenza delle Regioni per essere trattato pochi giorni dopo, il 6 luglio, dalla Conferenza unificata.

Nei giorni scorsi, avevamo chiesto (si veda l’articolo Che fine hanno fatto le sezioni primavera?) che fine avessero fatto le sezioni primavera, visto che la loro prosecuzione per l’anno prossimo dipende da un nuovo Accordo, in quanto quello precedente, siglato il 20 marzo dello scorso anno, aveva la durata di un solo anno.

Nel primo anno (2007-08) il finanziamento del nuovo servizio educativo era dipeso esclusivamente da interventi statali. Nel secondo anno (2008-09) anche le regioni (non tutte) aveva aggiunto propri contribuiti finanziari, consentendo di superare complessivamente le 1.600 sezioni funzionanti che hanno accolto 24 mila bambini.

L’intervento regionale dell’anno scorso è legato anche al fatto che, dopo l’Accordo in sede nazionale, sono state definite apposite intese tra Uffici scolastici regionali e Regioni, esportando sul territorio la gestione del nuovo servizio e il controllo amministrativo e organizzativo.

Non è ancora noto a quanto ammonterà complessivamente il contributo pubblico. Si sa per certo che il Ministero dell’Istruzione ha confermato il proprio contributo di 19 milioni di euro.

La domanda delle famiglie e dei comuni alla ricerca di servizi per la prima infanzia tende a crescere sempre di più, e le sezioni primavera possono costituire un servizio accessibile ed esportabile anche nei territori privi di strutture per la primissima infanzia.